di Stefano Aviani Barbacci
VITERBO, lunedì, 9 gennaio 2012 (ZENIT.org).- Sarà dedicato al musicista Domenico Zipoli il tradizionale concerto per organo “Inno alla Vita” in programmazione a Viterbo per domenica 5 febbraio 2012 (alle ore 16.15) presso la Chiesa di S. Maria della Verità.
Il concerto è parte delle iniziative promosse dal Movimento per la Vita della città in occasione della celebrazione della XXXIV Giornata per la Vita ed ha un titolo suggestivo: “L’avventura di Domenico Zipoli, dalla Roma barocca all’America latina”. E’ la prima volta infatti che si è scelto di porre al centro della manifestazione l’opera di un unico compositore.
Non tutti sanno che Zipoli, all’età di 28 anni, abbandonò una promettente carriera di organista a Roma per recarsi in America latina assieme ad altri missionari della Compagnia di Gesù.
Partecipò con ciò alla straordinaria avventura della “República Guaraní”, affascinante ed avveniristica esperienza di comunità politica ispirata ai precetti evangelici. Morì all’età di soli 38 anni a Córdoba in Argentina, il 2 Gennaio del 1726, anche se il luogo esatto della sua sepoltura non è mai stato identificato.
In effetti, con la distruzione delle missioni cattoliche operata dalle milizie schiaviste portoghesi, si venne a perdere traccia anche della sua attività di compositore nel Nuovo Mondo.
E’ stata la scoperta del tutto casuale, avvenuta nel 1972 a Chiquitos in Bolivia, di un imponente numero di partiture inedite a riaccendere l’interesse per questo musicista, reputato oggi non solo un eccellente organista del barocco italiano, ma addirittura la figura centrale nello sviluppo storico della musica americana del XVII secolo.
La sua produzione d’oltreoceano, audace e raffinata, richiama infatti l’attenzione degli studiosi per il mirabile adattamento del barocco europeo alla spiccata sensibilità musicale dei nativi.
Il concerto intende dunque, oltre che rievocare la vicenda storica del grande musicista pratese, richiamare l’attenzione degli appassionati sulle diverse stagioni (italiana ed americana) della sua produzione musicale.
Saranno pertanto proposti, accanto ai brani più noti e maggiormente eseguiti, alcune elaborazioni e trascrizioni per organo (con cenni della produzione extra-tastieristica) del materiale rinvenuto in Bolivia, realizzate ed interpretate dal maestro Ferdinando Bastianini. Partiture proposte ora a Viterbo per la prima volta.