Alzheimer, in Italia coinvolge 409 mila famiglie

In 150mila hanno riempito i gazebo informativi allestiti in 120 comuni italiani per la VI Giornata nazionale per la lotta contro la malattia degenerativa

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La sesta edizione della Giornata nazionale per la prevenzione dell’Alzheimer ha portato più di 150mila cittadini nelle piazze di oltre 120 comuni italiani, tra capoluoghi di provincia e piccoli centri. Migliaia i questionari raccolti presso gli stand dell’Anape dell’Ancos, le due sigle di Confartigianato Persone che hanno organizzato la manifestazione “Senza ricordi non hai futuro non permettere all’Alzheimer di cancellare il tuo domani” in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, il Dipartimento di scienze cardiovascolari, respiratorie, nefrologiche e geriatriche dell’Università La Sapienza di Roma e la FIMeG, la Federazione Italiana Medici Geriatri, e, a livello territoriale, con numerose altre associazioni di volontariato. Grazie alla collaborazione con l’Istituto De Ritis, è stato distribuito materiale informativo anche sulla corretta alimentazione e su come combattere il Colesterolo.

«Possiamo affermare con soddisfazione – esordisce Fabio Menicacci, segretario nazionale dell’Anap Confartigianato – che questa sesta edizione è riuscita nel migliore dei modi. Lo dimostrano i numeri eccezionali ottenuti dalla manifestazione e l’entusiasmo con cui le nostre Associazioni locali hanno portato in piazza l’impegno di Confartigianato Persone contro una delle più terrificanti malattie della terza età. Un grazie particolare va alla Croce Rossa Italiana e alle Associazioni locali di volontariato che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Ora, il nostro impegno sarà quello di consegnare al team di ricercatori della Sapienza i nuovi questionari raccolti, ampliando la banca dati sulla quale sta lavorando la comunità medico-scientifica. La manifestazione – conclude Menicacci – ha dato i frutti che speravamo: in primo luogo una massiccia sensibilizzazione su un male che troppo spesso viene ignorato».

Parte integrante della campagna nazionale voluta dall’Anap, con tre dottorati di ricerca già finanziati, la giornata del 6 aprile è stata l’occasione per offrire ai cittadini la possibilità di testare la propria predisposizione all’insorgere dell’Alzheimer in maniera semplice, efficace e gratuita, analizzando le proprie abitudini alimentari e comportamentali, parlandone, eventualmente, con un medico della Croce Rossa o con uno dei geriatri presenti ai gazebo allestiti da Confartigianato Persone.

Secondo i dati del rapporto Alzheimer, elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato, infatti, in Italia, ogni anno, sono 409 mila gli anziani (65 anni e oltre) colpiti da demenza. I costi del disordine mentale dovuto alla demenze nel 2012 sono ammontati ad 11.439 milioni di euro, pari allo 0,73% del Pil. Si prevede inoltre che il processo di invecchiamento della popolazione porterà ad un incremento di questa spesa stimata in 203 milioni all’anno (a valori 2012). Alzheimer e demenze senili rappresentano le malattie croniche maggiormente invalidanti: 8 su 10 anziani colpiti sono disabili (78,6%); vi è presenza di disabilità per il 72% degli uomini colpiti e per l’84% delle donne. In più si evidenzia come l’Alzheimer e le demenze senili generino una elevata pressione anche sulla domanda di servizi ospedalieri. Nel 2010 il tasso di ospedalizzazione per disturbi mentali senili è stato di 66,2 dimissioni ogni 100.000 abitanti. I tassi più elevati sono stati registrati in Liguria con 116,4, Provincia Autonoma di Bolzano con 104,6, Emilia-Romagna con 92,4 Lazio con 86,1 e Provincia Autonoma di Trento con 84,2.

«Il nostro obiettivo finale – conclude Giampaolo Palazzi, presidente nazionale di Anap – è quello di creare una rete sociale, medica ed accademica che possa ovviare ai limiti e alle carenze del sistema assistenziale italiano».

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ZENIT Staff

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