L’Associazione Culturale “Veritatis Splendor” ha organizzato a Salerno lo scorso lunedì 18 marzo, presso la Chiesa di San Pietro in Camerellis, a Bologna, una conferenza sul tema “Riscoprire la fede cattolica oggi”. Dopo una breve introduzione del Prof. Marco Di Matteo, presidente dell’associazione promotrice, è intervenuto il prof. Corrado Gnerre, docente di Antropologia Filosofica presso l’Università Europea di Roma, autore del recente volume Qual è la vera Fede Cattolica? (Fede e Cultura, Verona 2012), che è stato presentato nel corso della serata.
La relazione del Prof. Gnerre ha offerto diversi spunti sull’autenticità della vera fede cattolica a partire dal brano evangelico della guarigione del servo del centurione raccontato da Luca (Lc 7, 1-10). Il centurione comprende che Gesù è Dio e perciò sceglie di affidarsi a Lui. In quest’episodio è racchiusa la dinamica stessa della fede autentica, che prevede un momento di comprensione e uno di abbandono filiale. Il Prof. Gnerre ha puntualizzato pertanto che è necessario evitare sia la riduzione sentimentalistica della fede cattolica, che considera soltanto esperienza o mero sentire, sia la riduzione intellettualistica, che invece la rende esclusivamente una dottrina o più semplicemente una morale.
Si tratta infatti di due derive pericolose, nella misura in cui la prima individua la chiave di giudizio dell’atto di fede solo nel grado di felicità personale e nell’intensità sentimentale che si sperimenta nella vita cristiana, mentre la seconda produce una sorta di riduzione gnostica della fede stessa, valutandone esclusivamente il dato conoscitivo.
La via mediana e autenticamente cattolica della fede è quella che invece coniuga sinergicamente intelletto e volontà nell’assenso dell’intelligenza alle verità rivelate. É sostanzialmente quell’intelligenza della fede che comprende che vi sono verità dimostrabili razionalmente, come l’esistenza di Dio, la sua unicità e assolutezza o l’immortalità dell’anima, e verità credibili con la fede, non perché contro ragione, ma perché oltre la ragione stessa.
Laddove il protestantesimo, facendo della ragione la ‘prostituta del diavolo’ (Lutero), è scaduto nel fideismo, il cattolicesimo si è sempre distinto proprio in virtù di tale rapporto equilibrato e mutualmente arricchente tra fede e ragione, evitando anche sul versante razionalistico la pretesa di una ragione che voglia esaurire tutta la realtà entro i propri confini.
“Se avesse agito razionalisticamente – prosegue il Prof. Gnerre – il centurione difficilmente avrebbe ottenuto il miracolo, in quanto avrebbe subordinato la volontà divina al proprio pensiero”. D’altra parte, per dirla con le parole dello scienziato Alexis Carrel, premio Nobel per la medicina nel 1912, se “poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore, molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità”.
In relazione all’esigenza di riscoprire l’autenticità della vera fede cattolica, il prof. Gnerre intravede nel significato più profondo del pellegrinaggio cristiano il compito stesso della Chiesa, così ben delineato dai tre verbi “camminare – edificare – confessare” utilizzati da Papa Francesco nel suo discorso ai cardinali all’indomani dell’elezione al soglio pontificio. Ossia di ricondurre ciascuno a un Dio che è la Verità, la Bontà e la Bellezza rivelata al mondo intero nella persona di Gesù Cristo, meta finale della storia umana.