Prosegue a Perugia l’interesse e il lavoro per concretizzare il progetto Culla per la Vita. Da parte delle istituzioni il progetto ha ricevuto pieno consenso (approvazione con maggioranza assoluta in seno al Consiglio comunale) ed il sindaco del capoluogo perugino, Wladimiro Boccali, si è già messo al lavoro con i direttori della ASL perugina e dell’Azienda ospedaliera per individuare il luogo più idoneo alla concreta realizzazione del presidio per la vita nascente.
Hanno aderito all’iniziativa le seguenti associazioni: AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D'Azienda); AMMI(Associazione Mogli Medici Italiani); ARCI Perugia; Croce Rossa Italiana (Comitato provinciale di Perugia); Forum Associazioni familiari - Associazione Famiglie Numerose; SIP (Società Italiana di Pediatria); SIN (Società Italiana di Neonatologia - Sezioni Umbre); SOROPTIMIST; Casa Maria ed Elisabetta Onlus; Movimento per la Vita dell’Umbria.
Le associazioni di volontariato del territorio che hanno aderito al progetto stanno continuando a lavorare concretamente per la realizzazione dello stesso: domenica 24 Marzo il comitato provinciale di Croce Rossa Italiana organizza infatti un grande spettacolo per bambini con il famoso giocoliere Sasha.
Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Pavone a partire dalle ore 17, ma già dalle ore 15 in piazza della Repubblica si terranno iniziative e vi sarà un’animazione da parte dei volontari della CRI. Tutte le offerte raccolte in quella giornata saranno devolute alla realizzazione della Culla per la Vita. Anche il Sindaco Boccali ha confermato la sua presenza alla manifestazione in favore della Culla.
La “culla per la vita” è luogo in cui le donne che vorranno abbandonare il proprio neonato dopo un parto in casa, potranno lasciare il bambino in tutta sicurezza e nell’anonimato. Si tratta di un’iniziativa già presente in molte città italiane (vedi: www.culleperlavita.it; http://www.mpv.org/home_page/iniziative/00000032_La_culla_per_la_Vita.html) segno di grande civiltà.
“Lasciare a una donna che non vuole abortire, ma non può tenere il proprio figlio con sé, la libertà di poterlo affidare alle cure della collettività, assicura alla città di Perugia un gesto di grande coscienza sociale e tutela della salute materno-infantile”, si legge nel comunicato stampa diffuso dalle associazioni firmatarie.
La “culla per la vita” si affianca alla possibilità – già esistente per legge – di partorire in anonimato presso le strutture ospedaliere e non riconoscere il bambino, affidandolo ai servizi sociali territoriali.