"I cattolici ripartano da Todi"

Costalli (MCL) suggerisce un “governo politico per le riforme e la ripresa”

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“Cambiare metodi e programmi: i cattolici e i riformisti non hanno alternativa. Se si vuol salvare il Paese si deve ripartire da Todi. Il resto è trincea del vecchio”. Lo ha affermato il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli, incontrando oggi a Milano i dirigenti del movimento del Nord Italia per fare il punto sulla situazione politica.

I dirigenti del MCL condividono l’appello del presidente Napolitano alla responsabilità, che, è stato detto, “può significare il sacrificio dei leader che non hanno vinto le elezioni” ma dev’essere chiaro che “un esecutivo politico, con il sostegno convinto dei partiti riformisti, è l’alternativa indispensabile ad un nuovo ricorso alle urne”.

Costalli ha preso atto che gli appelli al cambiamento lanciati nei mesi scorsi da Todi sono caduti nel vuoto ma quelle intuizioni – ribadisce – sono ancora attuali. “Monti, dopo aver snobbato Todi, ha dimostrato di non aver fiato per correre. D’altro canto, il Pdl e il Pd non riescono a scrollarsi di dosso l’immagine di vecchiume politico. Non si è ancora compreso che in una fase di grande sofferenza sociale e di rivoluzione economica, l’innovazione del sistema politico, delle regole e degli uomini costituisce un valore aggiunto: è l’unico modo per condividere il costo sociale del cambiamento e mettersi al passo del mondo nuovo”.

Il MCL chiede ai riformisti eletti in Parlamento di dare vita a un governo politico che attui una riforma elettorale e del bicameralismo, un taglio netto dei costi della politica e le riforme economiche indispensabili per avviare la ripresa. “Queste riforme – ha detto il presidente – non sono più elementi opinabili di un programma ma la condizione per rinsaldare rappresentanza e rappresentatività e salvare la democrazia” e i cattolici, ha concluso, “devono entrare da protagonisti in questa stagione costituente, riprendendo il cammino da dove ci si è divisi”.

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ZENIT Staff

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