Alle ore 20,00, si conclude quindi il pontificato di Benedetto XVI. La guardia Svizzera presente a Castel Gandolfo chiuderà il portone e da quell’ora Joseph Ratzinger assumerà la dignità di Pontefice Romano Emerito.
Nel corso del briefing quotidiano nella Sala Stampa vaticana, il portavoce padre Federico Lombardi ha comunicato che all’incontro con Benedetto XVI erano presenti 144 cardinali, più i capi Dicasteri non cardinali della curia Vaticana.
Il direttore della sala Stampa ha precisato che il testo del Papa non era previsto e che è stato “molto bello e apprezzato il gesto di ringraziare i cardinali ed i collaboratori di Curia”.
“Inoltre – ha aggiunto Lombardi – il Santo Padre ha ribadito che non ha nessuna intenzione di interferire nell’attività del successore ma come ogni membro della Chiesa riconoscerà pienamente l’Autorità di colui che sarà eletto”.
Da questa sera l’account Twitter del Papa rimarrà silente. Sarà il nuovo pontefice a decidere se utilizzare lo stesso account o aprirne uno nuovo.
Ad oggi sono 3641 i giornalisti di 968 testate differenti, 34 lingue e di 61 nazioni diverse, che si sono accreditati presso la Sala Stampa Vaticana.
Si tratta di 336 giornalisti per la carta stampata, 156 fotografi, 2470 tra operatori e inviati televisivi, 231 conduttori radiofonici, 115 giornalisti per siti WEB. La lista non comprende i giornalisti già accreditati in maniera permanente preso la Sala Stampa.
Alla domanda su quale ruolo svolgono gli otto cerimonieri ammessi al Conclave, padre Lombardi ha spiegato che i cerimonieri “saranno presenti solo per distribuire le schede e per bruciarle alla fine di ogni scrutinio. Assistono alla messa mattutina che si svolge nella cappella Paolina, ma non sono presenti quando si vota nella cappella Sistina”.
Interrogato su come e quando l’anello del Pescatore di papa Benedetto XVI verrà annullato, padre Lombardi ha precisato che l’anello “non verrà distrutto”, ma verrà “solo segnato” in maniera tale da “non poter più fungere da sigillo del Pontefice Benedetto XVI”. Sui tempi di questa operazione riferirà alle Congregazioni generali il cardinale Camerlengo.
Circa le suggestioni pubblicate da un settimanale italiano, secondo cui sono attive funzioni di intercettazione in Vaticano, padre Lombardi ha spiegato che in seguito alla vicenda della trafugazione della corrispondenza privata del Papa, la magistratura Vaticana aveva autorizzato alcune intercettazioni telefoniche.
“Due o tre utenze sono state messe sotto controllo con l’autorizzazione della magistratura dello stato della Città del Vaticano – ha sottolineato padre Lombardi – ma questo non ha nulla a che fare con il Conclave”