L’annuncio ufficiale gli è arrivato dalla prefettura, quando lui si trovava in Seminario vescovile di Brescia dove si sta tenendo un incontro spirituale: «caro dottor Sberna, lei è stato eletto deputato». Capite bene che, in un clima di «consegna di silenzio» il nostro non ha potuto festeggiare più di tanto.
La coalizione che sosteneva la candidatura di Mario Monti – e soprattutto la lista Scelta civica con Monti per l’Italia, infatti, nel collegio elettorale Lombardia 2 ha ottenuto un risultato migliore (12,42% la coalizione, che comprendeva anche Udc e Futuro e libertà, 10,89% Scelta civica) della media nazionale (10,56% alla coalizione e 8,30% a Scelta Civica con Monti per l’Italia) ottenendo 4 seggi. Mario Sberna, quarto della lista, passa dunque direttamente alla Camera.
Dei 274.782 ottenuti da Scelta civica con Monti per l’Italia in quel collegio, 67.409 vengono dalla provincia di Brescia, dove lui risiede (e la lista ha ottenuto il 9,24%), 76.056 dalla provincia di Bergamo (dove Scelta civica ha ottenuto ben l’11,88%), 13.068 dalla più piccola provincia di Sondrio (12,36% l’incoraggiante risultato della lista montiana), 23.954 dalla provincia di Lecco (11,96% a Scelta Civica), 37.627 dal territorio di Como (11,06% gli elettori di Scelta civica) e 56.669 dalla provincia di Varese (l’11.18% le preferenze per Scelta Civica sul totale dei votanti).
Difficile dire quanto la figura di Mario Sberna abbia portato alla lista di cui faceva parte. Di sicuro nel collegio elettorale in cui si presentava c’erano un buon numero di amici (solo l’Associazione famiglie numerose di cui lui è stato fondatore e primo presidente conta in quell’area 1400 nuclei associati). Di fatto Mario Monti l’ha portato in Parlamento.
«Ringrazio l’ex presidente del consiglio per avermi voluto nella sua squadra» afferma il neo deputato. Alla domanda se soddisfatto della elezione, risponde «Più che soddisfatto molto preoccupato, visto l’esito del voto. Voglio però tranquillizzare chi mi conosce o chi ha votato Scelta civica dopo aver letto qualcosa di ciò che abbiamo fatto circolare in queste settimane: tutto quello che umanamente potrò fare per le famiglie italiane – in un mese, due mesi, cinque mesi, un anno, cinque anni di legislatura – la farò».
«Non so quanto tempo andrà avanti questa avventura, ma non importa – prosegue – vivrò pienamente questo tempo. Non so dove si collocherà la squadra cui appartengo: in maggioranza o all’opposizione. Ma anche questo poco importa. Non ho intenzione di prestarmi a giochi di corridoio. O forse sì: voglio stringere amicizie, creare alleanze con tutti coloro che hanno a cuore il bene della famiglia».
Ringraziando la moglie, la famiglia e “tutti coloro che mi sono stati vicini facendosi ‘vivi’ personalmente, con una mail, con una telefonata, con la preghiera”, Sberna ha ricordato le parole del suo parroco che, «anche nei momenti di campagna elettorale, mi ha ricordato che io ero e sono soprattutto un educatore».
Un incoraggiamento alla nuova avventura arriva da Giuseppe e Raffaella Butturini, nuova coppia presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose (dopo le dimissioni di Mario ed Egle Sberna): «Mario – dichiara Giuseppe Butturini – ha tutte ma proprio tutte le carte in regola per fare un buon lavoro. Soprattutto perché nella sua vita c’è una grande passione per la vita, per ogni vita, per tutta la vita, per la famiglia, per ogni famiglia; per i nostri giovani e per i nostri vecchi; per tutti i giovani, per tutti i vecchi; in modo unico per chi si trova in difficoltà. Una passione che lo accompagnerà e lo aiuterà a darsi tutto nei prossimi anni per il bene più completo della famiglia».
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Per contatti con Mario Sberna mario@mariosberna.it