Alla scoperta del volto di Cristo

Al via venerdì, all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il convegno “Sindone e nuova evangelizzazione”

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Un segno muto ed eloquente: in mezzo ad una marea di informazioni e chiacchiericcio, vi è un volto silenzioso ma parlante: quello impresso sul telo della Sindone: “Dal volto di questo ‘Uomo dei dolori’ […]  promana una solenne maestà, una signoria paradossale. Questo volto, queste mani e questi piedi, questo costato , tutto questo corpo parla, è esso stesso una parola che possiamo ascoltare nel silenzio. Come parla la Sindone? Parla con il sangue, e il sangue è la vita! La Sindone è un’icona scritta col sangue; sangue di un uomo flagellato, coronato di spine, crocifisso e ferito al costato destro”. Sono queste le parole che aveva utilizzato Benedetto XVI nella meditazione davanti alla Sacra Sindone a Torino il 2 maggio 2010.

Proprio in questo Anno della Fede, si svolgerà l’iniziativa promossa dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dall’Istituto Scienza e Fede e dall’associazione Othonia, sull’argomento Sindone e nuova evangelizzazione. L’evento, che sarà anche trasmesso in diretta streaming sul sito www.uprait.org, avrà luogo l’1 e il 2 marzo presso l’auditorium Giovanni Paolo II dell’Ateneo Regina Apostolorum di Roma, dove è inoltre presente la mostra permanente Chi è l’uomo della Sindone, gratuita ed aperta al pubblico, che offre un panorama unico sull’argomento.

“È un convegno tra virgolette; più che convegno questo vuole essere un atto di evangelizzazione, non un’analisi sulle nuove metodologie o come si evangelizza: la Sindone è un segno per la fede, e noi abbiamo bisogno di segni. Mons Ghiberti disse ad un convegno: ‘quando dico Sindone dico Gesù’”. Con queste parole il prof. Alberto Di Giglio, docente di Cinema religioso, ha scelto di descrivere l’audacia e l’ambizione della proposta, che desidera andare incontro al desiderio più o meno nascosto di tutti i cuori e alla pretesa curiosa, polemica, arrabbiata o al limite disperata di tanti uomini, il cui eco è presente già in tanti salmi: “Signore, voglio vedere il tuo volto!”.  

“Ciò che è in gioco è di sapere se Dio veramente possa intervenire nel mondo materiale o se unicamente gli concediamo la possibilità di entrare in rapporto con le nostre idee, al massimo con i nostri sentimenti, ma non con la nostra esistenza, di qui l’importanza della sindone”. Così ha esordito mons. Melchor Sanchez De Toca, Sottosegretario del Pontificio Consiglio per le comunicazioni, durante la presentazione delle due giornate. Occorre tener presente inoltre, secondo il presule, che “nelle altre religioni il confronto con l’archeologia è irrilevante, mentre per la fede cristiana il confronto con la storia è fondamentale, di qui l’interesse per l’archeologia. Sappiamo che la nostra fede dipende dalla resurrezione di Cristo e non dalla Sindone, tuttavia essa è legata a questo aspetto fondamentale della fede”.

Il programma si snoderà in due sessioni: la prima, kerygmatica, in cui la Sindone verrà affrontata dal punto di vista della storia della passione di Gesù contemplata nel Credo, dall’agonia alla morte, alla sepoltura e resurrezione; la seconda parte entrerà nella dimensione della comunicazione, dalle connessioni della Sindone con la tv, con il cinema, con l’omiletica, con la poesia e la predicazione.  

Un ampio spazio verrà dedicato anche ad approfondimenti ma soprattutto al racconto di testimonianze di vita da parte di persone che hanno assistito all’ostensione del sacro telo, oltre a momenti artistici con l’esibizione del Coro e Orchestra del Centro Studi Superiori dei Legionari di Cristo diretto eccezionalmente da mons. Marco Frisina.

Dopo l’apertura dei lavori da parte di mons. Rino Fisichella, Presidente Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, parteciperanno all’evento prestigiosi relatori tra cui il Sindonologo Padre Gianfranco Berbenni, il medico legale prof. Pierluigi Palma Bollone, il biblista, assistente e custode della Sindone, mons. Giuseppe Ghiberti, il Direttore al Servizio alle Vocazioni per Roma, don Fabio Rosini. Arricchiranno l’evento giornalisti e attori come Saverio Gaeta e Michele Placido, poeti e registi. A conclusione delle giornate verrà infine lanciato il Concorso sul Volto e il Crocefisso Sindonico.

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Maria Gabriella Filippi

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