Lucio Romano: un cattolico per servire il bene comune

L’ex presidente di Scienza & Vita candidato al Senato della Repubblica

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Per le elezioni politiche che si svolgeranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio, Lucio Romano, già Presidente dell’Associazione Scienza e Vita, è candidato al Senato, per la Lista Monti, nella Regione Campania.

ZENIT lo ha intervistato per capire come e perché ha deciso di dedicarsi alla politica.

Perché si è candidato?

Lucio Romano: Ho accolto la candidatura con impegno ed entusiasmo, con l’intento di proseguire in politica la testimonianza attiva in difesa e promozione dei valori fondanti della nostra antropologia: vita, famiglia, libertà educativa. È chiaro a chiunque come la riflessione di ordine bioetico non sia disciplina eminentemente speculativa o per addetti ai lavori, ma questione dalle indubitabili ricadute a livello biopolitico e legislativo. In questo senso spero di poter portare il mio fattivo contributo, mutuato dall’esperienza e orientato al bene comune.

Che cosa intende portare come medico e come cattolico alla politica?

Lucio Romano: Le insidie di una società individualista sono molte: tra queste l’eutanasia e la banalizzazione dell’aborto. Si deve agire per promuovere una cultura della vita accogliente e solidale. È ineludibile ripartire dalla dignità intrinseca di ogni essere umano, porla al centro dei diritti e dei beni della famiglia e della società. Che la nostra sia un’inesauribile sfida di umanità: uomini della “alterità”, uomini “inediti che inseguono” e per questo forse scomodi, in un’epoca dove tutto sembra convenuto per sempre. Dobbiamo riguadagnare il rapporto con l’altro che è incontro, dialogo, trascendimento dell’Io, a prescindere dalle situazioni esistenziali anche di massima fragilità. Ci coinvolga e si riaffermi il senso, l’armonia, il fascino dell’essere accanto a “ogni altro” che è “ogni oltre”, dove “ogni singolo” ci rappresenta e ci interpella in termini di cura e di responsabilità. Certo, apparentemente tutto ciò potrebbe essere rubricato nell’ambito dell’irraggiungibile. Ma non è così. Basti prendere in considerazione le indefettibili testimonianze dei tanti volontari per la vita che, secondo competenze e possibilità, offrono un costante e fattivo sostegno ai più indifesi e particolarmente vulnerabili. Che non sia utopia, sono di conforto le parole, a me care, di Giorgio La Pira: “Dite che è un sogno? Sia pure. Ma la vera vita è quella di coloro che sanno sognare i più alti ideali, che sanno poi tradurre nella realtà del tempo le cose intraviste nello splendore dell’idea”. È ineludibile la necessità che la cultura della vita diventi prassi, che rappresenti, realizzandolo, il modello di una nuova e vivifica convivenza sociale.

Sui temi della difesa della vita e della famiglia naturale, lo scenario europeo ed italiano sembra molto critico. In che modo pensi di contribuire nel dibattito parlamentare sui temi della bioetica?

Lucio Romano: La democrazia, come concezione politico-sociale e come ideale etico, si fonda sul riconoscimento dei diritti inviolabili di ognuno, indipendentemente da qualsiasi giudizio circa le sue condizioni esistenziali. La titolarità dei diritti umani dipende esclusivamente dall’esistenza in vita di ciascun individuo. E la tutela della vita costituisce il presidio del mutuo riconoscimento degli esseri umani come uguali nei loro diritti. Questa società sta progressivamente perdendo i propri punti fermi: dalla dissoluzione della famiglia al rispetto per la dignità della vita umana in ogni sua condizione. È necessario agire per promuovere una cultura della vita accogliente e solidale, ripartire dalla dignità intrinseca di ogni essere umano, e porla al centro dei diritti e dei beni della famiglia e della società. Coloro che s’impegnano in politica devono effettuare scelte coraggiose e importanti, investendo sulla famiglia e sulla vita che rappresentano le basi per un giusto e umano sviluppo sociale. Ogni decisione presa ci interpella e ci richiama a principi e valori di riferimento: dall’etica della vita all’etica sociale.

In che modo un cattolico, con il suo ottimismo, può aiutare la politica in questo momento così delicato?

Lucio Romano: Nell’ultimo messaggio per la Giornata per la Vita, i Vescovi esortano a guardare al futuro con speranza, riscoprendo e tutelando le relazioni primarie tra le persone, in particolare quelle familiari. Non si vince la crisi da soli, ma uniti nel segno della solidarietà e della comune-unione sociale. Che la nostra sia un’inesauribile sfida di umanità: uomini della “alterità”, uomini “inediti che inseguono” e per questo forse scomodi, in un’epoca dove tutto sembra convenuto per sempre.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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