Il segno che è il Figlio dell'Uomo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il testo iniziale del racconto della Parola del Signore a Giona, grazie alla quale «si alza e va a Ninive» come profeta annunziatore, ci rivela l’efficacia di questa parola. Per così dire, Dio vede e si ravvede rispetto al re e ai niniviti tutti, che rischiavano entro «quaranta giorni» (ricorda i quaranta giorni del digiuno di Gesù) di essere distrutti. Siamo ben preparati alla nostra meditazione del Vangelo. 

Meditazione

Gesù si esprime con una terribile valutazione iniziale «Questa generazione è una generazione malvagia». Riproclamata oggi, ci risuona come un grande monito e ci offre preziosissime indicazioni per questa Quaresima, in questo Anno della Fede. Come in ogni generazione, la gente e i loro capi vedevano un «segno»: certamente qualcosa di concreto, di evidente, che riguardasse le loro attese e le loro esigenze. Gesù riconosce Giona come un segno di Dio per gli abitanti di Ninive, e soprattutto riconosce se stesso «il Figlio dell’Uomo» come il segno per la generazione contemporanea a Lui; e aggiungo: fondamento per ogni generazione futura (e passata), la nostra compresa. Come sono significativi e interpellanti i due richiami storici fatti da Gesù: la regina di Saba in ricerca del re Salomone; e gli abitanti di Ninive nella vicenda che ben conosciamo. Gesù può affermare, con chiarezza, con forza, con umiltà, di sé: «Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone… uno più grande di Giona». Siamo aiutati a vivere e a esprimere la nostra fede in Gesù. Facciamo pure passare tutte le persone grandi, nostri benefattori, parenti, educatori; e dobbiamo confessare con limpidezza, chiarezza, semplicità e verità: Gesù è più grande di loro. 

Preghiera

Signore, aiutaci a riconoscerti, a riscoprire ogni giorno la tua umana-divina grandezza nell’amore creativo, nel dono che fai di te all’umanità e a ciascuno di noi, al tuo perdono trasformante, alla tua potenza di rendere ogni storia, ogni esistenza nuova, a sua volta abilitata a donare.

Agire

Voglio contribuire a riconoscere l’unico “segno” di Dio, origine e sintesi di ogni piccolo e grande segno: contribuisco con le parole e i gesti a far conoscere Gesù.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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