Della notizia del nuovo presidente dello IOR si vociferava già da alcuni giorni. Padre Federico Lombardi ne aveva annunciato l’imminenza durante i briefing con la stampa. E addirittura già ieri alcune testate giornalistiche avevano erroneamente affermato l’avvenuta nomina nella persona dell’avvocato belga Bernard De Corte.
Oggi finalmente la comunicazione ufficiale: la «Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione, ha provveduto alla nomina, a norma degli Statuti, del nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza nella persona dell’Avv. Ernst von Freyberg».
Dopo Ettore Gotti Tedeschi, sarà dunque un avvocato tedesco a guidare la “banca vaticana”. Nato nel ’58, sposato, membro attivo del Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, von Freyberg è una personalità “ben inserita nel tessuto della Chiesa” e dalla “grande sensibilità umana” ha detto Lombardi, ricordando anche l’impegno del nuovo presidente nell’organizzazione di pellegrinaggi dei malati a Lourdes.
Laureatoin legge all’Università di Monaco e di Bonn, è co-fondatore e direttore generale della società di Francoforte DC Advisory Partners. Dal 2012, riveste anche il ruolo di Chairman del cantiere tedesco Blohm+Voss Group ed è inoltre fondatore e membro dal 2009 del ‘Freyberg Stifung’, fondazione che supporta le organizzazioni cattoliche in Francia, Germania ed Austria e si occupa di borse di studio per studenti meritevoli.
La nomina del banchiere tedesco è frutto di un lungo e articolato procedimento di selezione portato avanti dal luglio scorso dalla Commissione cardinalizia preposta, che si è avvalsa della collaborazione di un’Agenzia internazionale, leader nella selezione di alti dirigenti d’impresa, la Spencer e Stuart.
Un procedimento “meticoloso, oggettivo e articolato” ha rimarcato Lombardi, che si è basato sulla “profonda valutazione” di “numerosi profili di alto livello professionale e morale” da parte della Commissione di porporati, “sempre con il supporto del Consiglio di Sovrintendenza”.
Quest’ultimo, secondo quanto riferito dalla nota vaticana, rimane intatto nella sua composizione, salvo – ha avvertito Lombardi – possibili avvicendamenti prima del 28 febbraio, data delle dimissioni di Benedetto XVI.
Confermato, quindi, Ronaldo Hermann Schmitz, tedesco proveniente dalla Deutsche Bank, che dal maggio 2012 regge l’interim dell’Istituzione e che ora torna ad essere Vicepresidente. Con lui: Carl Anderson, Cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo; lo spagnolo Manuel Soto Serrano, del Banco Santander; l’avvocato Antonio Maria Marocco, presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Spiegando ancora la procedura che ha portato alla nomina, padre Lombardi ha lodato “il modo con cui il personale dell’Agenzia ha affrontato il lavoro”, presentando una lista di “40 candidati, ridotti nelle successive selezioni prima a sei e poi ad una terna”. “Questi – ha proseguito – hanno avuto colloqui con la commissione cardinalizia, con i due cardinali (Tauran e Toppo) residenti fuori Roma informati telefonicamente”.
Dopo la presentazione di ieri mattina al Board, la scelta è stata illustrata nel pomeriggio a Benedetto XVI “che ha espresso il Suo pieno consenso alla decisione della Commissione Cardinalizia”. Il Papa, ha sottolineato Lombardi, “ha seguito da vicino l’intero processo di selezione”, aggiungendo anche che il nuovo presidente IOR discende da un’antica e nobile famiglia tedesca che Ratzinger ha detto di conoscere.
I cardinali della Commissione cardinalizia di vigilanza (oltre ai già citati Tauran e Toppo, anche Nicora, Scherer e il presidente Bertone) si sono mossi “sempre in modo unito e concorde” in un modus operandi che Lombardi ha definito “esemplare dal punto di vista della serietà, dell’affidabilità, del metodo seguito”.
Soprattutto – ha rimarcato il gesuita – il processo di scelta del nuovo numero uno dello IOR è stato “privo di interferenze non appropriate o del mondo ecclesiastico”. Un chiaro segnale questo – ha evidenziato – “della volontà di rigore, di oggettività, di competenza, di trasparenza che la Santa Sede si impegna a dare per tutto ciò che riguarda le vicende ed i problemi di illegalità o di criminalità nel mondo economico, finanziario e amministrativo”.
Il presidente von Freyberg – ha poi spiegato il portavoce vaticano – risiederà normalmente a Frankfurt e si prevede sia a Roma tre giorni la settimana. Un dettaglio questo che ha scatenato alcune polemiche in Sala Stampa: riuscirà un presidente “part-time” a far fronte a tutte le sfide che spettano all’Istituto per le Opere di Religione?
Von Freyberg “è una persona di grande competenza” ha risposto Lombardi, e considerando “la chiara impostazione e l’attività” dello IOR, “a me sembra moltissimo che dedichi tre giorni pieni a settimana a questo”. “Un manager di grande esperienza conosce il campo – ha aggiunto – e per quanto riguarda la realtà dello IOR non ha bisogno di un tempo pieno”, anche perché “il presidente di un Consiglio di Sorveglianza non è l’operatività degli uffici”.
Rispondendo alla domanda se l’avvocato tedesco continuerà a mantenere gli altri incarichi, il portavoce ha puntualizzato: “Von Freyberg lavorerà esclusivamente per l’Istituto vaticano. Resterà chairman di Blohm+Voss e conserverà i compiti di volontariato per l’ordine di Malta. Nel corso delle prossime settimane lascerà gli altri incarichi che ha attualmente”.
Padre Federico Lombardi ha infine smentito le insinuazioni di alcuni giornalisti che affermavano che il Gruppo Blohm+Voss producesse navi da guerra, assicurando che “l’attività fondamentale del gruppo di Amburgo è la trasformazione e la riparazione di navi da crociera e attività per l’industria che opera in alto mare, come pure la costruzione di yacht”.