"La carità non si può ridurre a un semplice umanesimo o a un'impresa di promozione umana"

Benedetto XVI riceve in udienza i membri dell’associazione caritativa “Pro Petri Sede”

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Riportiamo di seguito in traduzione italiana il discorso rivolto da papa Benedetto XVI ai membri dell’Associazione caritativa Pro Petri Sede, ricevuti stamattina in Udienza nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico Vaticano.

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Cari amici,

benvenuti a voi che siete venuti stamattina a Roma in pellegrinaggio per manifestare il vostro attaccamento alla Sede Apostolica e riaffermare il vostro impegno nell’Associazione Pro Petri, di cui saluto generosità e il senso della comunione ecclesiale.

L’Anno della Fede ci invita ad una autentica conversione a nostro Signore Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. Accogliendo con la fede la rivelazione e l’amore salvifico di Dio nella nostra vita, tutta la nostra esistenza è chiamata a modellarsi sulla novità radicale introdotta nel mondo dalla Risurrezione di Cristo. La fede è una realtà via che bisogna incessantemente scoprire e approfondire affinché essa possa accrescersi.

È alla fede che deve orientarsi lo sguardo e l’azione del cristiano. Essa è infatti un nuovo criterio d’intelligenza e d’azione che cambia tutta la vita dell’uomo. Come ho avuto occasione di dire nella Lettera Apostolica Porta fidei, l’Anno della fede è un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità. “La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede è un sentimento alla costante mercé del dubbio. Fede e carità sono necessarie l’una all’altra, in modo che l’una permette all’altra di seguire il proprio cammino” (n°14).

Per vivere questa testimonianza della carità, è dunque indispensabile l’incontro del Signore che trasforma il cuore e lo sguardo dell’uomo. Infatti è la testimonianza dell’amore di Dio per ognuno di noi fratelli nell’umanità che dona il vero senso della carità cristiana. Quest’ultima non si può ridurre a un semplice umanesimo o a un’impresa di promozione umana.

L’aiuto materiale, che pure è necessario, non rappresenta la totalità della carità che è la partecipazione all’amore di Cristo ricevuto e condiviso. Tutta l’opera dell’autentica carità è dunque una manifestazione concreta dell’amore di Dio per gli uomini e con ciò essa diventa annuncio del Vangelo. In questo tempo di Quaresima, i gesti di carità generosamente compiuti permettono a ognuno di avanzare verso Cristo, che non cessa di venire incontro agli uomini!

Cari amici, possa il vostro pellegrinaggio fortificare la vostra relazione con Cristo e ravvivare la grazia ricevuta nel Battesimo! Che cresca in voi il desiderio di testimoniare sempre la vostra fede ovunque voi siate! Affido ognuno di voi, delle vostre famiglie e dei membri della vostra Associazione, alla materna intercessione della Vergine Maria e alla protezione dell’Apostolo Pietro. Di cuore vi impartisco la Benedizione Apostolica.

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ZENIT Staff

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