“Bravo per questa decisione sorprendente e umile: un atto di coraggio, di saggezza e di libertà, nel cuore dell’Anno della Fede”, ha dichiarato il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione.
“Giovanni Paolo II ha avuto la libertà di rimanere fino alla fine, Benedetto XVI ha la libertà di lasciare quando ritiene che non abbia più le forze di compiere la sua missione”, ha continuato il porporato francese, commentando l’annuncio ieri della rinuncia di papa Benedetto XVI al soglio petrino.
“Molto diverso dal suo predecessore, Benedetto XVI ha saputo rimanere se stesso, iscrivendosi nella sua scia. E se ha vissuto il suo pontificato in maniera del tutto nuova, ha proseguito molte iniziative di Giovanni Paolo II”, ha aggiunto il primate delle Gallie.
“Alla fine della nostra visita ad limina, quando gli facevamo delle domande sullo stato della sua salute, lui ha risposto con grande semplicità: ‘Per un uomo della mia età, non mi devo lamentare…!’ E benché affaticato, era sempre vispo, sorprendentemente libero e di una intelligenza profonda”, ha ricordato il cardinale Barbarin.
Il porporato ha ringraziato il Pontefice “che ci ha serviti e guidati per quasi otto anni, specialmente per il suo insegnamento, ma anche per l’esempio che ha dato durante i suoi vari viaggi”, fra cui le GMG, l’Inghilterra, il Libano “e naturalmente Parigi nel 2008”.