Signore, sono peccatore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / V Domenica del Tempo Ordinario

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Lettura

Ci prepara alla meditazione un testo classico di Isaìa in cui il profeta ci fa vivere una “teofania”, cioè l’esperienza della presenza di Dio che chiama e interpella. La scena avviene nel tempio, dove è rinvenibile la santità di Dio e la sua munifica onnipotenza. La risposta del profeta, che rimbalza di persona in persona nella storia, è resa possibile anche a ciascuno di noi: «Eccomi, manda me!».

Meditazione

In questa domenica Luca ci fa compiere un passo molto importante. Ci fa vivere l’esperienza che costituisce ogni comunità di Chiesa e ci accomuna nella scelta e reazione di Pietro. La «folla fa ressa per ascoltare la parola di Dio». Questa è la dinamica prioritaria da vivere per dare senso, quindi avere luce, ed essere orientati nel nostro cammino storico. Ma c’è un passo ulteriore che Pietro e ciascuno di noi deve poter fare: «prendere il largo e gettare la rete per la pesca». Ogni forma di vita nella sua professione, nella sua esperienza quotidiana, nella sua fatica di rapporto o di lavoro, deve “prendere il largo” e “pescare” alcunché. Pietro, come ciascuno di noi, può addurre buone motivazioni (la diuturnità del già fatto; l’inopportunità del tempo; una scelta alternativa frutto di competenza) e poi agire. Se è Dio ad agire, se è Gesù ad operare, l’effetto inatteso è sorprendente. Come Pietro, dobbiamo avere il dono e la capacità di “metterci in ginocchio” (adorare Dio, riconoscere la sua onnipotente azione), senza paura dichiarare il nostro “essere peccatore”. Ma proprio perché Gesù è Signore, ci sorprende ogni volta con un «non temere!» (espressione di oracolo di salvezza) e ci rende vocazionalmente configurati. Siamo al mondo per amare, per aiutare efficacemente gli altri. 

Preghiera

Signore sei grande nel tuo amore, fedele a ognuno di noi, a cui hai donato la vita; e con la vita la fede che spera e che ama. Sono certo che il tuo amore è per sempre, aiutami ad attuare il tuo volere d’amore.

Agire

Vorrei attuare come Paolo la concreta possibilità, nella mia pochezza, come ultimo, nell’impegno di promuovere la fede attorno a me: «annunciare quel che io stesso ho ricevuto» ed essere testimone credibile della fede in Gesù.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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