L'importanza del messaggio comune ai popoli russo e polacco

Questo il tema al centro dei lavori del Sacro Concilio di Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa svoltosi a Mosca nei giorni 2-5 febbraio

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“Un esempio positivo di cooperazione fra i cristiani”: così il Sacro Concilio dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa ha descritto il messaggio comune ai popoli polacco e russo firmato nel 2012 dal Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill I e dall’arcivescovo Józef Michalik, presidente della Conferenza Episcopale polacca.

I Gerarchi della Chiesa Ortodossa si sono riuniti a Mosca, dal 2 al 5 febbraio, nella Sala dei Concili della Chiesa Metropolitana di Cristo Salvatore. Il Sacro Concilio ha visto la partecipazione di 290 gerarchie e 247 eparchie (diocesi), che formano l’episcopato della Chiesa Ortodossa Russa.

Al centro dei lavori, l’importanza del messaggio comune firmato in agosto a Varsavia. In particolare, si è sottolineato il fatto che il documento abbia chiesto “le misure per il reciproco perdono dei peccati e per guarire le ferite del passato, in modo da affrontare insieme le sfide comuni del moderno mondo secolarizzato e creare un futuro di pace.”

La menzione sul messaggio comune si trova in 64 punti del documento delle disposizioni del Sacro Concilio di Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa. Queste riguardano tutta la vita religiosa e sociale della Russia contemporanea, e in parte anche delle nazioni vicine e degli Stati su cui si estende la giurisdizione del Patriarcato di Mosca.

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Mariusz Frukacz

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