L'impegno del Movimento Cristiano Lavoratori per i problemi dell'Italia

Approvato oggi il documento finale del MCL al termine dei lavori a cui ieri ha partecipato il cardinale Angelo Bagnasco

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“Il tempo che viviamo è difficile, di crisi economica e morale ed il momento politico, anche se non sarà risolutivo per il vero rinnovamento del Paese, potrebbe essere cruciale, per i rischi di derive relativiste che il nostro Paese potrebbe imboccare.

La presenza del Cardinale Bagnasco al Consiglio Generale del 7 e 8 febbraio, è stato un grande riconoscimento all’impegno ed alla coerenza del Movimento sul tema del lavoro e dei valori non negoziabili, considerati nella loro “intrinseca razionalità e modernità”. Questa presenza ci dà ancora più forza per continuare il nostro impegno, con responsabilità e passione, nella direzione che ha caratterizzato fino ad oggi l’azione del MCL, centrata sulla scelta della presenza, dello stare dentro ai problemi dell’Italia, di far sentire la voce di cattolici impegnati nel sociale, fedeli alla DSC ed alle linee della Chiesa italiana, convinti dell’importanza di proseguire nel progetto, senza indulgere a concessioni per obiettivi limitati nel breve periodo.

In linea con le scelte fatte dal MCL all’ultimo congresso, e ribadite in modo netto negli ultimi mesi, vogliamo dare il nostro contributo di testimonianza, ma anche di azione, con le nostre opere, per il rilancio dell’Italia, con una visione prospettica e non limitata alle vicende politiche contingenti.

Lavorando, perché si realizzi quel progetto per dare rappresentanza politica all’area popolare, componente importante del Paese, tenendo ben presente il riferimento certo all’Europa ed alle tematiche economiche e sociali, che trovano, comunque, origine nella questione antropologica.

In questa stagione, in cui la politica italiana è stata incapace di rinnovarsi, vogliamo ribadire forte e chiaro che la questione antropologica è la chiave essenziale di lettura della società del nostro tempo, che attraversa tutte le questioni – che il Cardinale Bagnasco richiama come biopolitica e bioeconomia – intendendo i temi della bioetica, della vita, del matrimonio tra uomo e donna, della famiglia come cellula naturale della società, dell’educazione, ma anche quelli dell’economia, del lavoro, dei giovani, tenendo sempre ben presente la dimensione che ci interessa, cioè l’uomo, che vogliamo incontrare singolarmente e nelle forme associate, a partire dalla famiglia, fino alla dimensione comunitaria dell’associazionismo e del terzo settore.

Rifuggendo, però, da gerarchizzazioni valoriali, fondate su scale di priorità che in nome di bilanciamenti e mediazioni tra istanze ed interessi contrastanti finiscono per tendere a mediazioni al ribasso, che si piegano ad un secolarismo relativista che accetta di trattare su tutto, finanche sul bene umano.

Il Movimento Cristiano Lavoratori, consapevole del ruolo trainante svolto nei mesi scorsi e del contributo propositivo dato al dibattito, anche contribuendo con iniziative concrete – come attraverso l’esperienza del Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione Cattolica nel mondo del lavoro – ritiene necessario continuare, su basi nuove, questa esperienza, interrotta per miopi calcoli politici, affinché i cattolici popolari, possano essere maggiormente incisivi nella realtà politica e sociale del Paese, contrastando pericolose derive o involuzioni tecnocratiche o relativiste, con una ravvivata presenza sul territorio.

Il nostro senso di responsabilità e l’esigenza della partecipazione popolare, che ha sempre caratterizzato l’impegno del MCL, ci impegnano affinché non prevalga nel Paese la tentazione di disertare le urne, convinti che il cammino proseguirà, per creare le condizioni per una rappresentanza quanto più unitaria possibile, data dall’incontro delle culture cattolica, liberale e riformista, necessaria per ammodernare l’Italia, alla quale stiamo già lavorando, impegno che rafforzeremo nei prossimi mesi.”

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ZENIT Staff

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