Carpi: tredici chiese verso la riapertura

Dall’incontro con il Santo Padre, nuovo sostegno per la rinascita della Diocesi “più terremotata”

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“Tredici chiese dovrebbero essere riaperte, e tra queste chiese quasi sicuramente dovrebbe esserci anche la Cattedrale”. E’ un messaggio di rinascita quello che esce a margine della visita “ad Limina” del Vescovo di Carpi, che insieme ad altri pastori dell’Emilia Romagna sta concludendo l’incontro con Benedetto XVI, che ha chiesto informazioni sulla “Diocesi più terremotata”.

La Diocesi di Carpi sta lavorando all’iter autorizzativo e burocratico per i lavori che consentiranno la riapertura di undici tra le chiese meno danneggiate dal sisma (Rolo, Sant’Agata-Cibeno, Santa Croce, Panzano, San Bernardino da Siena, Sant’Antonio in Mercadello, aula del Sacramento a Mirandola, Vallalta, Cividale, Limidi, San Martino Carano).

Tra queste, sono in corso le procedure di gara per le chiese di San Bernardino da Siena, Santa Croce, Sant’Agata Cibeno, Rolo: per questi cantieri si prevede l’inizio dei lavori nei primi giorni di marzo. Alla fine di marzo dovrebbero partire i cantieri relativi all’aula del Sacramento a Mirandola e alla chiesa di Panzano. Per quanto riguarda Cividale, Vallalta, Sant’Antonio in Mercadello, Limidi e San Martino Carano si stanno completando gli ultimi adempimenti tecnico-amministrativi.

Alle 11 chiese si aggiungono i lavori alla Cattedrale, che procedono alacremente e, nella speranza di trovare finanziamenti, potrebbero portare a un’apertura entro metà anno. Per quanto riguarda la chiesa di San Marino di Carpi, esisteva già prima del sisma un progetto sostenuto dalla Cei, rispetto al quale è stata chiesta e ottenuta un’integrazione di 90mila euro. “Non coprono tutta la spesa – chiarisce l’economo diocesano Stefano Battaglia – ma potrebbero contribuire alla riapertura, se riusciremo a raggiungere la copertura totale che non è lontana”.

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ZENIT Staff

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