ROMA, martedì, 20 novembre 2012 (ZENIT.org).
Lettura
Gesù sta per giungere alla fine del lungo viaggio verso Gerusalemme, che Luca fa iniziare al capitolo 9,51. Giunge a Gerico, la città delle palme, nella valle del Giordano, solitamente l’ultima fermata dei pellegrini prima di salire verso Gerusalemme! Proprio in quell’oasi terminò il lungo cammino raccontato nel libro dell’Esodo. Anche il cammino di Gesù, il suo personale “esodo”, proiettato alla “riconquista della terra promessa”, sta terminando. Nell’incontro con Zaccheo accade il superamento di ogni attesa possibile, lo stravolgimento delle convinzioni acquisite, la trasformazione totale della mente e del cuore di un pubblico peccatore, lontano dagli uomini e da Dio che riacquista, per amore, la sua verità.
Meditazione
Entrando a Gerico, Gesù incontra il cieco e, attraversando la città, un pubblicano che vuole vederlo, ma forse solo per curiosità. Sono due esclusi, due molesti un funzionario incaricato della raccolta per conto dei romani. Era mal visto dai Giudei che consideravano tutto questo come un crimine contro Dio: chi collaborava coi Romani era escluso ed evitato, perché peccatore e impuro. Qualche capitolo prima (Lc 16,19-31) Gesù aveva indicato la difficoltà di un ricco a convertirsi. Zaccheo è un ricco che non si chiuderà nella propria ricchezza perché, insieme alla curiosità, c’è forse il nascente desiderio di avere qualcosa di più dalla vita, un senso, una prospettiva: se si sale su un albero, incuranti dell’opinione altrui, si è forse mossi da qualcosa di importante. Gesù si interessa di lui e gli fa un’implicita proposta. Il desiderio di cambiare vita si intreccia con la sorpresa di sentirsi interpellato e Zaccheo, con disponibilità ed entusiasmo, opta per una trasformazione. Gesù proclama ancora una volta la misericordia di Dio: nelle parole finali cambia radicalmente l’interpretazione della Legge che escludeva i pubblicani dalla razza di Abramo, perché Egli è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. Il Regno di Dio è per tutti, nessuno è escluso. Non è possibile continuare ad appoggiare un sistema che emargina ed esclude tanta gente: denunciando le divisioni ingiuste, Gesù apre lo spazio ad una nuova convivenza, retta dai nuovi valori della verità, della giustizia e dell’amore.
Preghiera
«Ristabilisci nel mio cuore una mente retta, consolida le incertezze del mio senno, perché guidati ogni giorno dal tuo spirito buono, siamo resi degni di adempiere i tuoi comandi, di ricordarci incessantemente della gloriosa presenza che sonda le azioni umane, e fa’ che non siamo ingannati dalle seduzioni dei piaceri corrotti di questo mondo. Donaci la forza di desiderare i godimenti dei tesori futuri» (san Basilio di Cesarea).
Agire
Analizziamo cosa c’è nella nostra vita secondo il Vangelo e cosa non lo è.
Meditazione del giorno a cura di Don Mimmo Repice, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it