Chiara Birilli, ragazza down, si è laureata

Una vittoria di civiltà a fronte di tanti bambini down che non vengono fatti nascere

Share this Entry

di Antonio Gaspari

ROMA, sabato, 21 luglio 2012 (ZENIT.org).- Giovedì 19 luglio, Chiara Birilli, una ragazza down di 26 anni, si è laureata in Economia e Commercio presso l’Università di Cassino. 

Si tratta di una buona e grande notizia, perché Chiara ha mostrato al mondo che la diversità arricchisce l’umanità e che non è vero che i down sono meno intelligenti.

Chiara ha discusso la tesi su “Il valore di un corretto posizionamento di marca nel tempo: i casi Coca Cola e Nutella” in maniera brillante.

Con votazione ottanta su cento è tra le prime persone in Italia affette dalla sindrome di Down a raggiungere la laurea.

Il prof. Raffaele Trequattrini, presidente della Commissione ha detto che “Il suo lavoro è stato molto apprezzato”.

Il relatore Dottor Marcello Sansone ha parlato di una “Tesi molto interessante, ha prodotto un lavoro qualitativo di profilo molto alto”.

Il rettore dell’Università Ciro Attaianese ha sottolineato a “ll Messaggero” che “L’Ateneo da sempre si è contraddistinto e lavora per fare in modo che le disabilità non siano diversità. Noi proviamo a venire incontro a tutti, affinchè‚ tutti possano raggiungere gli stessi risultati. È questo un elemento di grande civiltà”.

Le cronache locali raccontano di un grande entusiasmo intorno a questo evento.

Lei, Chiara Birillila ha spiegato di aver dedicato la tesi alla sua famiglia, “ai miei genitori, a mia sorella, ai miei nonni e soprattutto ai nonni morti perché visto che non sono con noi gli ho sentiti ancora più vicini”.

La mamma Lucia ha detto a “Il Messaggero”: “E stata bravissima, avevo il cuore in gola mentre parlava. Abbiamo lottato tanto, ma ora quello che desidero è che lei possa continuare sempre così”.

Il papà Alfredo ha raccontato che il giorno precedente alla discussione della tesi “la strada che portava a Cassino, non era mai sembrata cosi lunga, lo stomaco chiuso, le parole che non uscivano dalla bocca”.

“Il tragitto sembrava lunghissimo – ha continuato – quando siamo partiti eravamo emozionantissimi, ma ora la felicità è tanta, è il giorno di Chiara, è la sua vittoria e le auguro che sia il principio di un grande inizio”.

Ad assistere alla discussione della tesi anche la nonna Concetta, che con orgoglio ha detto “quella è mia nipote sono sempre stata contenta della sua scelta di studiare e quando mia figlia mi ha detto che era arrivato il giorno della laurea ho toccato il celo con un dito, mia nipote è forte e andrà avanti”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione