di don Francesco De Ruvo
ROMA, lunedì, 5 dicembre 2011 (ZENIT.org).- Domenica scorsa, 4 dicembre, si è concluso il XVIII Convegno Nazionale dal Movimento Studenti Cattolici, con il titolo Appassionati del domani. L'efficacia del credere sull'agire. Il Convegno, anche quest'anno, ha visto la partecipazione di numerosi studenti provenienti dalle scuole superiori e dalle università di tutta Italia.
Nella varie giornate di lavoro i giovani sono stati guidati nelle tematiche del Convengo da Martino Merigo, Coordinatore Nazionale del Movimento, da don Davide Vicentini, direttore della Fondazione C. Toniolo di Verona e dai numerosi giovani che compongono lo Staff del Movimento. Hanno inoltre partecipato don Maurizio Viviani, direttore dell’Ufficio Nazionale Educazione, Scuola e Università della CEI, il Dott. Claudio Gentili, Direttore Education CONFINDUSTRIA, e il Dott. Umberto Sacerdote, Direttore generale Istituto Nazionale di Astrofisica che ha voluto iniziare il suo intervento ricordando Fratel Lazzaro, Fondatore del Movimento che lavorava con i giovani, non solo per i giovani. Ha realizzato il suo sogno senza però nascondere la difficoltà che questa realizzazione comportava, accettando il dolore come parte di essa.
Durante la seconda giornata di lavoro è stato anche effettuato un collegamento telefonico con il Ministro Francesco Profumo (Istruzione, Ricerca e Università), il quale ha sottolineato l’importanza di tre punti essenziali nel percorso formativo dei ragazzi: creare alcune Tavole Rotonde a cui partecipino tutte le associazione studentesche, la collaborazione con gli studenti stranieri e un adeguato orientamento. In conclusione il Ministro ha invitato i ragazzi a fare scelte formative in modo trasparente, scelte fondamentali per la crescita.
Il Convegno è stato accompagnato anche da testimonianze importanti come l'incontro con Arturo Mari, l’uomo che ha vissuto accanto a sei Papi dalla seconda metà del XX secolo sino ai nostri giorni. Il fotografo del Beato Giovanni Paolo II ha voluto condividere con i giovani alcuni episodi significativi della Pontificato del papa polacco.
Uno dei momenti più significativi è stata la partecipazione dei giovani alla Tavola Rotonda FIDAE – MSC con il tema “Docenti, genitori e studenti uniti per una scuola di qualità”. A seguito del saluto di don Francesco Macrì è intervenuto don Pier Fausto Frisoli, docente ed esperto di problematiche educative. Don Frisoli ha sostenuto che la scuola cattolica offre e deve continuare ad offrire una formazione integrale che compia sempre di più la sintesi di fede, cultura e vita, ponendo i ragazzi al centro della sua azione.
Successivamente ha preso la parola la Dott.ssa Maria Grazia Colombo, Presidente Nazionale AGESC. Riportiamo Uìuno dei passaggi più significativi del suo intervento: “un genitore che entra in una scuola cattolica non può uscirne allo stesso modo ma deve uscirne arricchito, in tal modo diventa un ponte tra la scuola e la società”. Ad introdurre l’intervento di Martino Merigo, Fabio Orefice e Marina Valeri hanno presentato il documento elaborato dai comitati MSC delle scuole cattoliche italiane dal titolo La Scuola che Vorrei, da cui si è evinto che gli studenti italiani hanno bisogno di proposte forti e di testimonianze di persone coraggiose. Il Coordinatore Nazionale ha proseguito invitando a recuperare il coraggio e la passione come fondamento dell’azione formativa.
Gli incontri e gli interventi hanno avuto come contorno la presentazione delle numerose attività e dei Dipartimenti del Movimento, e inoltre laboratori in sessione plenaria e per regioni. La condivisione del Vangelo e la Santa Messa quotidiana e lo spirito di fraternità giovanile, hanno accompagnato ogni passo del Convegno.
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