Il Papa: Gesù ci salva dai deserti spirituali del razionalismo

Nell’Udienza generale dedicata al Salmo 23

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ROMA, martedì, 4 ottobre 2011 (ZENIT.org).- “Per quanto difficili, tortuosi o lunghi possano apparire i percorsi della nostra vita, spesso anche in zone desertiche spiritualmente, senza acqua e con un sole di razionalismo cocente, sotto la guida del pastore buono, Cristo, siamo certi di andare sulle strade ‘giuste’ e che il Signore ci guida”. Lo ha detto Benedetto XVI all’Udienza generale del mercoledì dedicata alla meditazione del celebre Salmo 23, legato alla figura del “Buon Pastore”.

Il riferimento “ai pascoli erbosi” ai quali il Buon Pastore conduce il suo gregge – ha affermato il Santo Padre di fronte ai numerosi fedeli che affollavano piazza San Pietro, tra cui molti pellegrini dalla Sicilia, dalla diocesi di Adria-Rovigo, dalla diocesi di Lucera-Troia e da Ivrea – rimanda al profondo “bene” che il Pastore stesso nutre per i suoi armenti.

E anche quando a un certo punto sul gregge cala il buio della notte, il Salmista mostra di sentirsi rassicurato, come dovrebbe sentirsi ogni fedele perché “quel ‘tu sei con me’ è una proclamazione di fiducia incrollabile, e sintetizza l’esperienza di fede radicale; la vicinanza di Dio trasforma la realtà, la valle oscura perde ogni pericolosità, si svuota di ogni minaccia”.

“Gesù – ha continuato il Papa – è il ‘Buon Pastore’ che va in cerca della pecora smarrita, che conosce le sue pecore e dà la vita per loro, Egli è la via, il giusto cammino che ci porta alla vita, la luce che illumina la valle oscura e vince ogni nostra paura”.

“Chi va col Signore anche nelle vali oscure della sofferenza, dell’incertezza e di tutti i problemi umani, si sente sicuro. Tu sei con me: questa è la nostra certezza, quella che ci sostiene”, ha infine concluso.

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ZENIT Staff

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