ROMA, mercoledì, 29 settembre 2010 (ZENIT.org).- “Che c’è di bello?”, ci si chiede spesso prima di decidere come affrontare la serata. “Che c’è di bello?” è il titolo di un’iniziativa dei Musei Vaticani, quella delle aperture serali che cominceranno a ottobre.
“Di bello ai Musei c’è molto”, spiega “L’Osservatore Romano” nell’edizione di giovedì, ma per un mese il patrimonio artistico sarà ulteriormente ampliato da una serie di concerti ognuno dei quali porta un titolo, l’ingresso è previsto alle 20.
Il primo ottobre l’attenzione sarà incentrata su “L’arte della leggerezza e la leggerezza dell’arte”, tema affidato al DuoKeira.
Una settimana dopo ci sarà un omaggio a Maria Nicola Di Foggia, mentre il 15 il focus sarà sulla cultura indigena australiana.
Il 22 ancora musica tradizionale, ma questa volta russa. L’ultimo concerto sarà il 29 ottobre con un programma che propone brani scelti da Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Il bello che si cerca, dunque, non è solo quello già conosciuto, ma anche la parte che si cela in culture lontane, in lavori poco noti, in atmosfere musicali rese ancora più coinvolgenti dall’insolita location. Un’occasione per chi desidera conoscere e chi cerca Altro da sé.
I posti sono limitati, ma si può prenotare sul sito internet www.museivaticani.va, per abbinare musica e arti visive e avere l’occasione per cercare con più strumenti il Bello e l’Assoluto.