Incontro festoso del Papa con 400 alunni di Castel Gandolfo

ROMA, domenica, 26 settembre 2010 (ZENIT.org).- Un clima festoso ha caratterizzato il 24 settembre scorso l’incontro a Castel Gandolfo tra Benedetto XVI e i circa 400 allievi, insegnanti e genitori della Scuola Pontificia Paolo VI e della Scuola d’infanzia delle Maestre Pie Filippini della cittadina laziale. 

“Ho pensato che sono passati 77 anni da quando ho iniziato ad andare a scuola”, ha detto il Papa parlando a braccio.

“Ero in un piccolo Paese di 300 anime, si potrebbe dire che era ‘dietro la luna’. Tuttavia, però, abbiamo imparato l’essenziale; abbiamo imparato soprattutto a leggere e scrivere”, ha aggiunto.

“Penso – ha poi continuato – che poter scrivere e leggere sia una cosa grande, perché così possiamo conoscere il pensiero degli altri, possiamo leggere i giornali e i libri, possiamo conoscere quanto è stato scritto duemila anni fa ed ancora prima, possiamo conoscere i continenti spirituali del mondo e comunicare insieme”.

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“Ma soprattutto – ha sottolineato il Papa – c’è una cosa straordinaria: Dio ha scritto un libro, ha parlato a noi uomini e ha trovato delle persone che hanno scritto il Libro con la Parola di Dio.

“Possiamo anche leggere cosa dice Dio a noi. Questo è molto importante: imparare a scuola tutte le cose necessarie per la vita e imparare anche a conoscere Dio, a conoscere Gesù e, così, conoscere come si vive bene”.

“Nella scuola – ha concluso il Papa, parlando ai ragazzi – voi trovate tanti amici, in modo da formare una grande famiglia, ma tra loro ce n’è uno speciale. Il primo che troviamo e che conosciamo dovrebbe essere Gesù, che è amico di tutti e che ci indica realmente la strada della vita!”.

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ZENIT Staff

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