LONDRA, sabato, 18 settembre 2010 (ZENIT.org).- La vita del Cardinale John Henry Newman mostra che “la passione per la verità, per l’onestà intellettuale e per la conversione genuina comportano un grande prezzo da pagare”, ha affermato Papa Benedetto XVI durante la veglia di preghiera per la beatificazione del porporato.
La veglia ha avuto luogo questo pomeriggio a Hyde Park, nella zona di Westminster, in pieno cuore di Londra. E’ stata introdotta dal saluto di monsignor Peter Smith, Arcivescovo di Southwark e vicepresidente della Conferenza Episcopale Britannica.
Benedetto XVI ha condiviso con i presenti l’influenza che Newman ha esercitato sulla sua vita e sul suo pensiero: “Il dramma della vita di Newman ci invita ad esaminare le nostre vite, a vederle nel contesto del vasto orizzonte del piano di Dio, e a crescere in comunione con la Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo”.
Una vita al servizio della Verità
Il Papa ha sottolineato la lotta costante del Servo di Dio contro la tendenza a ridurre la fede alla sfera privata e a una percezione meramente soggettiva. Una lotta che porta grandi insegnamenti nel tempo presente, “quando un relativismo intellettuale e morale minaccia di fiaccare i fondamenti stessi della nostra società”.
Newman, ha detto, ricorda che l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, ha una chiamata speciale: “conoscere la verità, per trovare in essa la nostra definitiva libertà e l’adempimento delle più profonde aspirazioni umane”.
Proclamare il Vangelo con coraggio
“La verità che ci rende liberi non può essere trattenuta per noi stessi”, ha sottolineato il Papa, che ha detto che come ha dimostrato Newman questa “esige la testimonianza”, perché “ha bisogno di essere udita”. La sua potenza di convincere, ha aggiunto, “viene da essa stessa e non dall’umana eloquenza o dai ragionamenti nei quali può essere adagiata”.
Attualmente, ha segnalato, “il prezzo da pagare per la fedeltà al Vangelo non è tanto quello di essere impiccati, affogati e squartati”, anche se quanti proclamano la fede con fedeltà nel momento attuale devono non di rado pagare un altro prezzo – “essere additati come irrilevanti, ridicolizzati o fatti segno di parodia”.
Non per questo, ha avvertito, la Chiesa “si può esimere dal dovere di proclamare Cristo e il suo Vangelo quale verità salvifica, la sorgente della nostra felicità ultima come individui, e quale fondamento di una società giusta e umana”.
Benedetto XVI ha poi invitato i presenti affinché, sull’esempio di Newman, vivano con coerenza la propria fede dicendo che la verità si trasmette “semplicemente mediante un insegnamento formale”, ma soprattutto “mediante la testimonianza di vite vissute integralmente, fedelmente e santamente”.
Allo stesso modo, il Papa ha detto che di fronte alla crisi di fede della società attuale i cristiani non possono “continuare a far le cose di ogni giorno”. Non si può nemmeno confidare semplicemente che “il patrimonio di valori trasmesso lungo i secoli cristiani possa continuare ad ispirare e plasmare il futuro della nostra società”.
“Sappiamo che in tempi di crisi e di ribellioni Dio ha fatto sorgere grandi santi e profeti per il rinnovamento della Chiesa e della società cristiana”, ha ricordato il Papa. “Noi abbiamo fiducia nella sua provvidenza e preghiamo per la sua continua guida”.
Ai giovani
Il Pontefice ha infine rivolto un appello speciale ai giovani perché ascoltino attentamente la chiamata particolare che il Signore rivolge a ciascuno, all’interno della vita consacrata, del sacerdozio o del sacramento del matrimonio: “Chiedetegli la generosità di dirgli di sì! Non abbiate paura di donarvi interamente a Gesù. Vi darà la grazia necessaria per adempiere alla vostra vocazione”.
Ha inoltre rinnovato il suo invito a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid (Spagna) il prossimo anno, dicendo che si tratta di “una splendida occasione per crescere nell’amore per Cristo ed essere incoraggiati nella vostra gioiosa vita di fede assieme a migliaia di altri giovani”.
“Spero di vedere là molti di voi!”, ha esclamato.
Al termine del discorso, la veglia di preghiera è continuata con l’adorazione del Santissimo Sacramento e le litanie del Sacro Cuore e la preghiera Irradiating Christ; in seguito il coro ha intonato il canto Lead, kindly light, anch’esso composto dal Cardinale Newman.