II Congresso mondiale di Pastorale dei pellegrinaggi e santuari

A Santiago de Compostela dal 27 al 30 settembre prossimità

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ROMA, martedì, 14 settembre 2010 (ZENIT.org).- A diciotto anni dalla precedente edizione tenutasi nel 1992, a Roma, si aprirà il 27 settembre prossimo a Santiago de Compostela il II Congresso mondiale di Pastorale dei pellegrini e dei santuari, che si chiuderà tre giorni dopo, il 30 settembre. 

A organizzare l’evento è il Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itinerari, in collaborazione con l’arcidiocesi di Santiago. Il Congresso avrà luogo a Santiago in occasione dell’Anno compostelano, che culminerà con la visita di Benedetto XVI che sarà nella città galiziana il 6 novembre prossimo.

Al congresso parteciperanno persone impegnate nell’ambito della sollecitudine pastorale per i pellegrinaggi e i santuari nei 5 continenti. Sono stati invitati i Vescovi promotori della pastorale dei pellegrinaggi e santuari, i Direttori nazionali delle Conferenze episcopali, i Rettori dei santuari, i Membri di associazioni ecclesiali e di agenzie che organizzano pellegrinaggi, oltre a persone coinvolte a diverso titolo nel settore (studiosi, giornalisti, ecc.).

È stato inoltre creato un apposito Comitato d’onore, presieduto dal Re di Spagna, Juan Carlos di Borbone, e formato da autorità civili ed ecclesiastiche.

Finora sono circa 250 i partecipanti da 75 nazioni del mondo (16 Paesi dell’Africa, 21 delle Americhe, 15 dell’Asia, 22 d’Europa e 1 dell’Oceania).

I partecipanti visiteranno il centro storico della città con l’ufficio del pellegrino ed effettueranno un pellegrinaggio giubilare alla cattedrale dove assisteranno alla celebrazione presieduta dal Vescovo di Santiago, mons. Juliàn Barrio Barrio, in occasione della quale il Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itinerari, mons. Antonio Maria Vegliò, rivolgerà la tradizionale invocazione all’Apostolo Giacomo.

I lavori si terranno nel Palazzo dei Congressi e delle esposizioni di Galizia e si articoleranno in base ai diversi gruppi linguistici. Il tema scelto si ispira al brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che offre anche lo schema per lo svolgimento dei lavori del Congresso: il cammino, i pellegrini, la Parola, la celebrazione, la carità, il ritorno…, sullo slogan Egli entrò per rimanere con loro (Lc 24, 29).

Particolarmente attese le testimonianze dei delegati provenienti da zone difficili, come il vescovo ausiliare di Baghdad, in Iraq, il rettore del Santuario di Gikungo in Burundi, l’arcivescovo primate di Cuba e il vice-superiore della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

L’obiettivo primario del Congresso è quello di far crescere la consapevolezza che il pellegrinaggio riveste il ruolo di grande risorsa di fede e di cultura, per cui vale la pena di migliorare continuamente le strutture d’accoglienza e offrire mezzi adeguati all’assistenza pastorale di chi si avvicina al luogo di fede, forse con il desiderio di rispondere alle domande fondamentali della vita o anche soltanto per ammirare il patrimonio storico e artistico che il santuario custodisce.

In tal modo saranno giustamente apprezzati gli aspetti architettonici, gli elementi decorativi e le produzioni artistiche che rendono affascinanti e accoglienti i santuari. Ciò a complemento delle celebrazioni liturgiche e delle manifestazioni della devozione popolare, che favoriscono la riscoperta della spiritualità cristiana e la familiarità con la dimensione trascendente dell’esistenza, da un lato, e la divina Rivelazione, dall’altro.

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ZENIT Staff

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