BARCELLONA, mercoledì, 8 settembre 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo di Barcellona, invita a riscoprire i santuari mariani e il loro “senso umano e cristiano”.
Il Cardinale ha ricordato che i santuari mariani “non sono solo vestigia del passato. Hanno molta vita. La gente vi accorre perché li sente come una realtà spirituale propria, come lo è stata dei loro antenati”.
Nei santuari mariani, ha spiegato, “La Vergine Maria è attenta alla richieste dei pellegrini, li accoglie e intercede efficacemente per loro”.
“Questi templi, come presenza della Chiesa, contribuiscono all'evangelizzazione”, ha indicato, ricordando che “li visitano anche persone non credenti o molto lontane dalla Chiesa”.
Per questo, “dai santuari si deve intensificare tutto ciò che può aiutare ad essere più consapevoli della motivazione religiosa ed evangelica delle visite”.
“Maria si colloca tra suo Figlio e le persone nella realtà delle loro privazioni, indigenze e sofferenze. Si colloca in mezzo, cioè funge da mediatrice”.
“Come nelle Nozze di Cana, Maria, in un modo o nell'altro, dice a tutti i pellegrini e visitatori: 'Fate quello che vi dirà'”, ha commentato.
“Maria ci porta a Gesù e ci avvicina a Lui. Per questo, bisogna riscoprire il senso umano e cristiano dei santuari mariani della nostra terra per poterli visitare, cercandovi un momento di silenzio, di riflessione e di preghiera, tutto ciò che l'uomo di oggi non trova facilmente nel ritmo pieno di stress della vita che conduce”.
In questo contesto, la nascita di Maria, che la Chiesa festeggia l'8 settembre, “si situa all'inizio della presenza più piena di Dio nel cammino umano”.
“La Natività di Maria ci annuncia già la nascita del Salvatore, la gioia del Natale. La nascita della Madre annuncia già – come l'aurora annuncia il giorno – la nascita del Figlio”.
“Il cuore e lo sguardo amorevole di Maria, il cuore e lo sguardo amorevole che hanno accolto il Figlio di Dio in questo mondo, si rivolge anche a noi”, ha sottolineato il Cardinale.