Gli Oblati di Maria Immacolata, chiamati alla conversione

Si riuniranno nel loro Capitolo generale dall’8 settembre all’8 ottobre

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ROMA, martedì, 7 settembre 2010 (ZENIT.org).- Dall’8 settembre all’8 ottobre si raduneranno, nella Casa La Salle di via Aurelia, a Roma, 89 Missionari Oblati di Maria Immacolata, provenienti dai 5 continenti, per celebrare il loro 35° Capitolo generale. 

Il personale ausiliario conterà circa 40 persone, perlopiù membri della Congregazione.

Le Costituzioni e Regole dei Missionari Oblati dicono che “Il Capitolo è un tempo privilegiato di riflessione e di conversione comunitaria”. Insieme gli Oblati intendono discernere la volontà di Dio nei bisogni urgenti del nostro tempo e ringraziarlo per l’opera di salvezza compiuta per mezzo loro.

Il motto che ha accompagnato gli Oblati nel periodo di preparazione è stato: “Un cuore nuovo, uno spirito nuovo, una missione nuova”.

Questo capitolo eleggerà anche il nuovo superiore generale, che succederà a padre Wilhelm Steckling, che lo è stato per due mandati di 6 anni.

La Congregazione, che conta oggi più di 4 mila membri, presenti in 65 paesi del mondo intero, è stata fondata nel 1816, in seguito alla Rivoluzione Francese, a Aix-en-Provence da sant’Eugenio de Mazenod.

Eugenio, che fu poi vescovo di Marsiglia, aveva percepito una necessità pressante di rievangelizzazione delle campagne della Provenza, ma ben presto, rispondendo positivamente alle richieste di alcuni vescovi, la Congregazione si sparse in tutto il mondo, giungendo addirittura presso gli Eschimesi. Pio XI definì gli Oblati gli specialisti delle missioni difficili.

La Congregazione riconosce oggi la sua identità in 5 punti: gli Oblati sono un’espressione della missione della Chiesa per e con i poveri; vivono e operano in comunità; abbracciano l’internazionalità e l’interculturalità; vogliono strutture flessibili che facilitino la collaborazione; condividono le risorse finanziare fra le diverse Province.

Per maggiori informazioni: www.omiworld.org

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ZENIT Staff

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