Vertice agostiniano: “L'Europa ha bisogno di laici che celebrino la Parola”

Afferma il Vescovo spagnolo Juan José Omella

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SAN MILLÁN DE LA COGOLLA (Spagna), giovedì, 27 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il Vescovo di Logroño e Calahorra-La Calzada (Spagna), Juan José Omella, primo conferenziere all’incontro dei Vescovi agostiniani recolletti che si celebra a San Millán de la Cogolla, nella sua Diocesi, ha affermato che “l’Europa ha molto da imparare dalle comunità cristiane dell’America”.

Partecipano all’incontro quattordici dei venti Vescovi di questo centenario Ordine religioso.

Con una relazione sul tema “Il Vescovo, servitore della Parola e della Chiesa”, il presule è stato il primo a intervenire a una serie di conferenze e tavole rotonde, ha riferito a ZENIT Santiago Riesco Pérez, dell’Ufficio Stampa dell’Ordine.

Accanto al Vescovo sul tavolo presidenziale, il decano dei Vescovi presenti, Agustín Ganuza, emerito di Bocas del Toro (Panama), ha commentato la prolusione di monsignor Omella con una frase significativa: “Ha saputo riassumere; si nota che è stato professore”.

Il Vescovo di Logroño ha esposto in modo chiaro e conciso il compito del Vescovo riguardo alla Parola di Dio, muovendo dalla seconda Lettera di San Paolo a Timoteo, in cui si legge: “Ravviva il dono di Dio che è in te”.

Ha quindi continuato citando il Direttorio dei Vescovi, in cui si spiega che i pastori devono essere “uomini di fede, discernimento, speranza, mansuetudine e comunione”, autentici imitatori di Gesù venuti per servire e non per essere serviti. Sant’Agostino lo esprimeva con la sua famosa frase: “Per voi sono Vescovo, ma con voi sono cristiano”.

Monsignor Omella ha poi menzionato la sua esperienza nelle missioni e ha portato il modello del catechista laico come esempio che bisogna esportare nel Vecchio Continente. “L’Europa ha bisogno di catechisti e laici che celebrino la Parola”, ha detto.

Allo stesso modo, si è detto convinto del fatto che l’Europa abbia molto da imparare dalle giovani Chiese dei Paesi di missione.

Un’altra caratteristica imprescindibile per diventare un buon Vescovo è la comunione, l’unità: “Bisogna essere Vescovo di tutti, per unire, non per dividere”.

Questo obiettivo, ha aggiunto, si raggiunge dopo un’attenta conoscenza di tutta la comunità cristiana e attraverso l’ascolto, perché “senza ascolto il dialogo diventa un monologo”.

Al termine della conferenza si è aperto il dialogo con gli altri Vescovi, e il decano degli Agostiniani recolletti ha sottolineato che a tutte le caratteristiche elencate da monsignor Omella per essere un buon Vescovo bisogna aggiungere l’allegria e l’audacia.

Il Monastero di Yuso, a San Millán de la Cogolla, ospita l’Incontro del Consiglio Generale dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti dal 24 al 30 novembre. Anche se il Giorno della Recollezione Agostiniana si celebra ufficialmente il 5 dicembre, approfittando della presenza dei Vescovi e dell’arrivo dei superiori delle otto province ecclesiastiche in cui si divide l’Ordine (quattro in Spagna e le altre in Brasile, Filippine, Colombia e Stati Uniti) la festa dell’Ordine si terrà questo venerdì, 28 novembre.

La giornata inizierà con la conferenza del Cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, sul tema “La responsabilità di essere successori degli Apostoli”. Il porporato presiederà anche la Messa alla fine della mattinata.

Gli atti proseguiranno nel pomeriggio con la presentazione della Famiglia Agostiniana Recolletta: monache di clausura, religiose di vita attiva, fraternità secolare, gioventù agostiniana recolletta e associazione delle madri cristiane.

Per ulteriori informazioni: www.agustinosrecoletos.com/especiales/obispos/index.html

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ZENIT Staff

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