La Misericordia di Dio è speranza per il mondo

Dal santuario dell’Amore misericordioso di Collevalenza

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di Antonio Gaspari

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 11 novembre 2008 (ZENIT.org).- Da martedì della prossima settimana ZENIT pubblicherà una rubrica sull’Amore misericordioso, riprendendo le riflessioni che su questo tema sono state fatte in 13 convegni svoltisi presso il Santuario dell’Amore misericordioso di Collevalenza (PG).

Intervistato da ZENIT, padre Aurelio Pérez, Superiore generale dei Figli dell’Amore misericordioso (FAM), ha spiegato che tali convegni sono nati per riflettere sull’Enciclica di Giovanni Paolo II “Dives in Misericordia”.

In questi incontri diverse eminenti personalità della Chiesa universale hanno svolto interventi, riflessioni e studi sul tema della Misericordia, coniugato sotto varie angolature.

Padre Aurelio ha sottolineato che “la luce dell’Amore misericordioso del Signore si rifrange, infatti, in una miriade di colori che abbracciano e toccano gli aspetti fondamentali dell’umana esistenza”.

Il Superiore generale dei FAM ha ricordato che “Papa Giovanni Paolo II venne pellegrino nel Santuario di Collevalenza nel novembre del 1981, in occasione della sua prima uscita fuori Roma dopo l’attentato del 13 maggio 1981”.

Da questo Santuario, all’Angelus, il Pontefice polacco disse: “Un anno fa ho pubblicato l’enciclica ‘Dives in misericordia’. Questa circostanza mi ha fatto venire oggi al Santuario dell’Amore misericordioso. Con questa presenza desidero riconfermare, in qualche modo, il messaggio di quella enciclica. Desidero leggerlo di nuovo e di nuovo pronunciarlo”.

“Fin dall’inizio del mio ministero nella sede di San Pietro a Roma, ritenevo questo messaggio come mio particolare compito – continuò Giovanni Paolo II -. La Provvidenza me l’ha assegnato nella situazione contemporanea dell’uomo, della Chiesa e del mondo. Si potrebbe anche dire che appunto questa situazione mi ha assegnato come compito quel messaggio dinanzi a Dio, che è Provvidenza, che è mistero imperscrutabile, mistero dell’Amore e della Verità, della Verità e dell’Amore”.

“E le mie esperienze personali – concluse il Pontefice – di quest’anno, collegate con gli avvenimenti del 13 maggio, da parte loro mi ordinano di gridare: “Misericordiae Domini, quia non sumus consumpti (Grazie alla misericordia del Signore non siamo periti)”.

Padre Aurelio ha voluto sottolineare che “la Famiglia religiosa dell’Amore misericordioso, nello spirito di Madre Speranza di Gesù, ha accolto l’esortazione del Papa, e negli anni ha promosso una serie di Convegni internazionali sul tema della Misericordia di Dio”, l’ultimo dei quali si è svolto nel 2007 sul tema: “La speranza non delude”.

Il Superiore generale dei FAM ha quindi espresso “gratitudine” nei confronti di ZENIT perché offre “l’opportunità di ripresentare e far conoscere alcuni di questi interventi, nella speranza che siano di luce per tanti lettori e lettrici, desiderosi di bere alle sorgenti della Misericordia, l’unica speranza per il mondo bisognoso di salvezza”.

La pubblicazione di una rubrica sull’Amore misericordioso si rivela opportuna anche perché nel 2009 ricorrerà il 50° della erezione canonica come Santuario della Chiesa dell’Amore misericordioso di Collevalenza.

La Chiesa venne fatta costruire da Madre Speranza di Gesù, Fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore misericordioso.

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ZENIT Staff

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