di Carmen Villa
CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 5 novembre 2008 (ZENIT.org).- Circa 2.000 membri del movimento apostolico brasiliano “Canção Nova” hanno applaudito calorosamente e hanno iniziato a cantare quando Papa Benedetto XVI li ha salutati nell’udienza di questo mercoledì in occasione del loro riconoscimento pontificio.
Sono giunti a Roma da vari Paesi per celebrare questo fatto, che considerano un dono per i 30 anni dalla fondazione.
“Per noi è stata una gioia molto grande. Abbiamo ricevuto la chiamata ad andare in tutto il mondo e ad annunciare il Vangelo, e oggi il Papa nell’udienza ci ha confermati in questa chiamata”, ha detto a ZENIT Francisco Roberto Ximenes, laico consacrato del movimento.
Evangelizzare i battezzati attraverso i media
“Canção Nova” è stata fondata a San Paolo da monsignor Jonas Abib SDB, che ha deciso di mettere in pratica gli insegnamenti dell’esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi, sull’evangelizzazione nel mondo contemporaneo. In essa, Papa Paolo VI sottolineava l’importanza di portare il Vangelo ai battezzati perché fossero più coerenti con la loro fede.
Questa missione è stata portata avanti sottolineando in modo particolare la trasmissione della Buona Novella attraverso i mezzi di comunicazione, soprattutto la radio e la televisione, la pubblicazione di libri e la musica.
Il movimento, ispirato al Rinnovamento Carismatico, ha attualmente 1.075 membri consacrati, uomini e donne in vari stati di vita: sacerdoti, seminaristi, laici consacrati e coppie.
Il suo fondatore definisce ogni membro di “Canção Nova” “orante, fraterno e lavoratore”. I membri devono essere caratterizzati da povertà, sottomissione, riconciliazione, amore e adorazione, sana convivenza, vita fraterna, condivisione della trasparenza e fiducia nella Provvidenza divina.
Tra i pellegrini presenti in Piazza San Pietro c’era João Orlando Guimarães, giunto dal Brasile con la moglie Elisa Maria per celebrare questo passo avanti di “Canção Nova”.
“Per noi è un momento molto speciale consacrarci come famiglia a ‘Canção Nova’. Per questo dobbiamo avere una preparazione che dura due anni. Significa molto per noi perché ci riaffermiamo nella nostra missione di evangelizzatori”, ha detto a ZENIT.
La festa in Piazza San Pietro
I pellegrini cantavano sventolando bandiere del Brasile e dicendo “Ohhh, ser Canção Nova é bom demais“, cioè “Essere ‘Canção Nova’ è il massimo”. Indossavano una maglietta bianca e azzurra con il simbolo del movimento. Prima di arrivare a Roma, molti hanno venduto dolci e organizzato attività per raccogliere il denaro necessario per poter celebrare questo momento nella Città Eterna.
I membri del movimento hanno avuto varie Messe di azione di grazie nelle Basiliche romane: a San Paolo fuori le Mura, presieduta dal Cardinale brasiliano Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero; a San Giovanni in Laterano, presieduta dal Cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; a Santa Maria Maggiore, presieduta dal fondatore, monsignor Abib.
“L’opera sta crescendo, arrivando in altri Paesi. I mezzi di comunicazione hanno più portata e più membri, e ora questo riconoscimento è un evento storico per noi”, ha detto Tatiana Gómez, consagrata del movimento. E’ brasiliana e attualmente vive in Francia con altri sette membri della sua comunità.
Le parole del Papa
Al termine dell’udienza, il Papa ha rivolto ai membri di “Canção Nova” alcune parole speciali in portoghese per manifestare la “gioia di tutta la Chiesa” per il recente riconoscimento.
Allo stesso modo, ha espresso “l’apprezzamento della Chiesa per l’ideale e l’impegno che vi anima per dare ispirazione cristiana ai linguaggi del nostro mondo e alla lettura degli avvenimenti della storia”.
Il Papa ha concluso esortando i membri del movimento a essere “veri discepoli e missionari di Cristo Risorto”. Oltre al Brasile, “Canção Nova” è presente in Portogallo, Italia, Israele, Stati Uniti e Francia.
Ulteriori informazioni su http://www.cancaonova.com
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]