di Antonio Gaspari
ROMA, mercoledì, 5 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il primo di novembre, a Bologna, a un anno dalla prima celebrazione dell’Eucaristia secondo il rito di San Pio V, precedente la riforma liturgica, il Cardinale Carlo Caffarra ha benedetto i fedeli che affollavano la chiesa di Santa Maria della Pietà.
In una lettera inviata ai fedeli l’Arcivescovo di Bologna ha ricordato che “è trascorso un anno da quando in gioiosa obbedienza a quanto disposto dal Santo Padre Benedetto XVI, ho autorizzato la celebrazione dell’Eucarestia a norma del Motu Proprio Summorum Pontificum”.
“Mi è gradita l’occasione di questo primo anniversario – ha sottolineato il porporato – per inviare a voi tutti la mia benedizione, ed assicurarvi il mio pieno apprezzamento”.
Per il Cardinale Caffarra, “il vostro ritrovarvi infatti attorno all’altare ogni domenica per partecipare alla S. Messa non è un gesto che si oppone al Sacro Concilio Ecumenico Vaticano II, che voi accettate pienamente e nella sua dottrina e nella sua disciplina. Al contrario significate quella ‘ermeneutica della continuità’ su cui il Santo Padre Benedetto XVI ci richiama”.
“Mentre prego che la vostra celebrazione sia sempre più ricca di frutti spirituali, mi è gradito affidarvi alla protezione della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa”, ha concluso l’Arcivescovo.
La lettera è stata letta da don Alfredo Morselli, il quale ha spiegato a ZENIT; che la celebrazione dell’Eucaristia secondo il rito di San Pio V, organizzata dalla Diocesi, “è in crescita e frequentata soprattutto dai giovani”.
Inoltre, “nell’ultimo anno – ha osservato don Alfredo – in questo clima di preghiera e attenzione liturgica, sono maturate già tre vocazioni sacerdotali”.
Don Alfredo ha rivelato a ZENIT che le celebrazioni secondo il rito di San Pio V, e il numero di fedeli che le seguono, si stanno moltiplicando nelle Diocesi italiane.
“A San Remo in Liguria, erano duecentocinquanta i fedeli che seguivano la messa secondo il rito di San Pio V”, ha detto il sacerdote.