Piano d'emergenza Caritas per aiutare 90.000 sfollati in Congo

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 4 novembre 2008 (ZENIT.org).- La Caritas nazionale della Repubblica Democratica del Congo ha avviato un piano urgente di assistenza umanitaria per soccorrere 90.000 sfollati nella regione del Nord Kivu, nell’est del Paese, dove il conflitto interno è tornato ad esplodere.

La guerra vede confrontarsi le Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) e le milizie del Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo (CNDP).

Il progetto è stato avviato con il concorso economico di numerose Caritas di tutto il mondo, che hanno risposto all’appello d’emergenza lanciato da Caritas Internationalis.

“Tra le azioni d’emergenza è inclusa la distribuzione di cibo e acqua agli sfollati, così come quella di aiuti non deperibili. L’esecuzione del piano, tuttavia, deve affrontare numerosi ostacoli a causa delle precarie condizioni di sicurezza in cui il personale della Caritas deve svolgere la sua opera umanitaria in tutta la regione”, ha reso noto la Caritas dalla Spagna.

Secondo i rapporti emessi dalla Caritas Congolese, la situazione è molto critica. Dal punto di vista umanitario, si può parlare di una catastrofe a causa del consistente numero di sfollati nella regione, che può superare le 250.000 unità.

I sei campi di sfollati predisposti nella regione sono al massimo della loro capacità, così come altri quattro insediamenti nella zona di Goma, che continuano a ricevere le vittime del conflitto. Nel nord, a Beni Butembo, la situazione è tranquilla, anche se il numero degli sfollati aumenta considerevolmente ogni giorno.

Oltre all’emergenza nel Nord Kivu, Caritas Congo si è vista costretta negli ultimi giorni a rispondere a un altro flusso di sfollati nella zona di Dungu Doruma, nella Provincia Orientale, dove con il sostengo di Caritas Spagna è già in svolgimento un programma di assistenza umanitaria agli sfollati come conseguenza degli attacchi dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA).

Gli ultimi combattimenti, registrati alla fine della settimana scorsa, hanno avuto come scenario la città di Dungu, dove le milizie ugandesi hanno portato a termine numerosi atti di saccheggio e hanno rapito molti giovani come futuri combattenti. Caritas Congo si è vista costretta a lanciare in quella zona un piano urgente di aiuto per 4.000 sfollati come conseguenza degli ultimi attacchi.

Caritas Spagna è presente nel Kivu con altri due progetti. A Bukavu, la capitale del Sud Kivu, si svolge un programma di ricostruzione dopo il terremoto dell’inizio dell’anno. La regione non ha subito per il momento alcuna conseguenza del conflitto che si vive nel Nord Kivu. A Beni Butembo, accanto al sostegno ai piani di aiuto per gli sfollati del conflitto attuale, si finanzia in collaborazione con il Servizio Gesuita per i Rifugiati un programma di ricostruzione di 15 scuole che ora funzionano anche come centri di accoglienza per le vittime degli scontri.

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ZENIT Staff

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