ROMA, martedì, 4 novembre 2008 (ZENIT.org).- Non sono solo gli album e le figurine dei calciatori a fare di Modena uno dei principali centri per la riproduzione di immagini pregiate.

Se si guarda alla storia si scopre che già nel 1857 don Luigi Della Valle partì da Spilamberto, Comune della provincia modenese sulla riva sinistra del Panaro, ove reggeva la parrocchia, alla volta di Modena per fondare la tipografia dell’Immacolata Concezione, con il preciso intento di produrre in grande quantità e divulgare immagini sacre utili a tutti i parroci per diffondere la conoscenza dei santi e dei martiri.

In questa sua opera di evangelizzazione, don Luigi fondò anche la Litoleografia San Giuseppe e il ricreatorio del Paradisino, iniziò quello che oggi è l’Istituto Sacro Cuore di Viale Storchi, e fu cofondatore del Banco San Geminiano.

Fu anche propugnatore e ispiratore di una biblioteca cattolica circolante e del mensile di tiratura nazionale “Il Divoto di S.Giuseppe”.

Di grande successo fu soprattutto la stampa e diffusione dei Santini, una scelta editoriale che sembra aver successo anche oggi.

Per oltre 50 anni la Litoleografia di San Giuseppe e la tipografia dell’Immacolata Concezione di Modena utilizzarono le tecniche più avanzate ed innovative per riprodurre e stampare i Santini più belli.

Le aziende e il progetto editoriale la cui produzione raggiunse e mantenne fino a metà del '900 livelli qualitativi e creativi invidiabili, con prodotti oggi tra i più ricercati e disputati dai collezionisti di tutto il mondo, concluse, purtroppo, l'attività tra gli anni '70/'80, senza trasmettere quelle tecniche e quel know-how che la rese così apprezzata nel tempo.

Di questa tradizione a Modena non rimane solo una via intitolata a monsignor Luigi Della Valle, ma anche una attività tipografica e un progetto culturale che continua a lavorare per riprodurre Santini e opere d’arte sacra.

Il grande successo dell’opera a fascicoli “Santini da collezione” diffusa in edicola da Hachette mostra un ritorno di attenzione per la storia e l’immagine dei santi da parte di una società che appare molto secolarizzata.

Il primo a credere in questo progetto, insieme al collezionista di Santini, Graziano Toni, è stato Gianni Grandi della Tipolitografia "F.G." dei Fratelli Grandi di Modena.

Intervistato da ZENIT, Grandi ha spiegato che riprodurre Santini da collezione che vanno dal '700 ai primi del '900 “è stata un’impresa non da poco”.

“Anche perché – ha aggiunto – parecchie delle tecniche utilizzate per la produzione di questi piccoli capolavori, come i canivet e i pizzi con giochi di trafori, rilievi e sbalzi accuratissimi, erano prevalentemente manuali, difficilmente riproducibili e realizzabili con le moderne tecniche produttive, che tanto hanno perso di quel lavoro definito troppo spesso artigianale".

“In alcuni casi – ha sottolineato Grandi – siamo riusciti a riprodurre anche gli appunti a matita che i proprietari dei Santini avevano scritto a fianco delle preghiere”.

L’esperto tecnico di riproduzioni ha raccontato di “sentirsi in un certo modo in continuità ideale e tecnica con le tipografie fondate da monsignor Luigi Della Valle”.

E non solo per ragioni geografiche, infatti la Tipolitografia "F.G." dei Fratelli Grandi fronteggia Spilamberto, sulla sponda opposta del fiume a Savignano sul Panaro, ma soprattutto perché “da anni, con le più moderne attrezzature, applicando il sapere artigianale di un tempo, si riproducono preziose collane di disegni naturalistici per conto del Ministero dell'Ambiente, antichi documenti e tomi miniati, tra cui il più importante, il ‘Libro d'Ore Visconti’, che è stato definito a Francoforte, alla Fiera internazionale del libro di qualche anno fa, ‘la più bella riproduzione di un libro miniato mai realizzato al mondo’”.

Così i Santini – ha concluso Grandi – sono tornati ad essere “veri e propri capolavori da raccogliere e conservare per poter apprezzare l'evoluzione di questa particolare e suggestiva forma di devozione che, poco o tanto, ha coinvolto tutti noi nella nostra infanzia e che, per i più devoti e gli appassionati, continua ancora”.