Il Papa: intensificare il dialogo tra Vescovi e nuovi movimenti

Definisce queste comunità “irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa”

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 31 ottobre (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso questo venerdì il desiderio che si intensifichi il dialogo tra i Vescovi e i nuovi movimenti e le comunità ecclesiali, che ha definito “irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa”.

E’ quanto ha auspicato ricevendo in udienza in Vaticano i partecipanti al II Incontro Internazionale dei Vescovi che accompagnano le nuove Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico alla XIII Conferenza Internazionale convocata ad Assisi dalla Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships (http://www.catholicfraternity.net).

Nel suo discorso, ha sottolineato che “i Movimenti ecclesiali e le Nuove Comunità, fioriti dopo il Concilio Vaticano II, costituiscono un singolare dono del Signore ed una risorsa preziosa per la vita della Chiesa”.

“Essi vanno accolti con fiducia e valorizzati nei loro diversi contributi da porre a servizio dell’utilità comune in modo ordinato e fecondo”.

I carismi, ha aggiunto basandosi sul Nuovo Testamento, “apparvero come segni visibili della venuta dello Spirito Santo”; non si tratta quindi di “un evento storico del passato”, ma di una “realtà sempre viva: è lo stesso divino Spirito, anima della Chiesa, ad agire in essa in ogni epoca, e questi suoi misteriosi ed efficaci interventi si manifestano in questo nostro tempo in maniera provvidenziale”.

I Movimenti e le Nuove Comunità, secondo il Papa, “sono come delle irruzioni dello Spirito Santo nella Chiesa e nella società contemporanea”. </p>

Citando il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Santo Padre ha sottolineato che l’autenticità di questi movimenti “viene però garantita dalla disponibilità a sottomettersi al discernimento dell’autorità ecclesiastica (cfr n. 2003)”.

“Proprio perché assistiamo a una promettente fioritura di movimenti e comunità ecclesiali, è importante che i Pastori esercitino nei loro confronti un prudente e saggio e benevolo discernimento”, ha riconosciuto.

Per questo, ha auspicato di cuore che “si intensifichi il dialogo tra Pastori e Movimenti ecclesiali a tutti i livelli: nelle parrocchie, nelle diocesi e con la Sede Apostolica”.

Ricordando che queste associazioni hanno ricevuto il riconoscimento pontificio o stanno seguendo il processo necessario a raggiungerlo, Benedetto XVI ha concluso avvertendo che “di questo dato” “i Pastori, specialmente i Vescovi, non possono non tenere conto nel doveroso discernimento che ad essi compete”.

La Catholic Fraternity, presieduta da Matteo Calisi, è stata eretta dal Pontificio Consiglio per i Laici il 30 novembre 1990. Ha sede a Bari e riunisce le principali e storiche Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico.

Appartengono alla Catholic Fraternity numerose comunità internazionali, tra cui la Comunità di Gesù di Bari, le Comunità francesi dell’Emmanuel e delle Beatitudini e le Comunità brasiliane Shalòm e Canção Nova.

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ZENIT Staff

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