Benedetto XVI esorta a “rifiutare la fatalità della miseria”

Nella Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria

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di Anita S. Bourdin

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 21 ottobre 2008 (ZENIT.org).- In piena crisi economica e finanziaria, Benedetto XVI esorta a “rifiutare la fatalità della miseria”.

Per ricordare la Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria, che si celebra ogni anno il 17 ottobre, il Cardinale Tarcisio Bertone SDB, Segretario di Stato, ha fatto giungere a nome del Papa un messaggio a Jean Tonglet, delegato per l’Italia del Movimento Internazionale “ATD Quarto Mondo” e direttore del Centro Internazionale Joseph Wresinski in Francia.

Nel testo, il Pontefice auspica che “nel difficile contesto economico internazionale attuale si presti particolare attenzione alle persone e alle famiglie più sfavorite e ai più deboli della società”.

Il Santo Padre chiede anche il rispetto della “dignità” di coloro a cui la crisi rende la vita ancora più difficile: “La situazione attuale aggraverà le condizioni di vita già preoccupanti e a volte tragiche di numerose persone, la cui dignità umana è in questo modo gravemente compromessa”.

Chiede, infine, a Dio che “sostenga tutte le persone vittime della miseria”, benedicendo “gli sforzi di quanti, con il loro impegno generoso, contribuiscono alla costruzione di una società più giusta e fraterna, che rifiuta la fatalità della miseria”.

La Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria è stata creata su iniziativa di padre Joseph Wresinski (1917- 1988), fondatore del movimento “ATD Quarto Mondo”, il 17 ottobre 1987, quando collocò nell’atrio del Trocadero, a Parigi, una lapide “per le vittime della miseria”.

L’iniziativa è stata assunta dalle Nazioni Unite nel 1992 con il titolo di Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Povertà.

Nell’atrio della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale del Papa, è stata posta una lapide che riproduce quella del Trocadero: “Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”.

Questa frase è stata completata nella lapide romana con le parole di Giovanni Paolo II: “Mai più discriminazioni, esclusioni, oppressioni, disprezzo dei poveri e degli ultimi”.

Uno degli obiettivi della Giornata del Rifiuto della Miseria è “dare la parola ai poveri, ascoltare ciò che hanno da dire, non solo per quanto riguarda la povertà e il modo di combatterla, ma anche sulla pace, la giustizia, il futuro del mondo e delle società”, ha spiegato Jean Tonglet a ZENIT.

“Questo atteggiamento di ascolto è qualcosa che vuole promuovere il 17 ottobre perché lo viviamo poi giorno dopo giorno”, aggiunge.

Padre Marc Leclerc, postulatore della causa di beatificazione di padre Wresinski, ha indicato da parte sua che l’indagine aperta dalla Diocesi francese di Soissons, il 19 marzo 1997, si è conclusa cinque anni fa. Le 20.000 pagine del dossier sono state in seguito consegnate alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi.

Il dossier è stato riconosciuto come valido dalla Congregazione, che ha nominato un relatore, padre Hieronim Fokcinski SJ, iniziando così la fase romana del processo.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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