Cardinale Rouco: illuminare con il Vangelo la vita pubblica

La Parola deve essere “lievito delle culture moderne”

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 16 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, ha promosso nel Sinodo dei Vescovi un risveglio della coscienza dei cristiani per illuminare con il Vangelo la vita pubblica.

L’Arcivescovo di Madrid ha preso la parola martedì pomeriggio di fronte all’assemblea sinodale per analizzare il modo in cui la Parola è e deve essere “lievito delle culture moderne”.

“Cercare di far sì che la Parola di Dio sia lievito della cultura moderna presuppone il fatto di tener conto di uno dei tratti che la caratterizza in modo più intenso, soprattutto nel contesto euroamericano, ossia la concezione immanentista dell’uomo e del mondo, senza riferimento esplicito né implicito a Dio Creatore e Redentore dell’uomo”, ha avvertito.

Questo fenomeno, ha constatato, “si fa notare con particolare intensità nella cultura sociopolitica e giuridica”.

“Lo Stato moderno, nella sua versione laicista radicale, è sfociato nel XX secolo nelle forme totalitarie del comunismo sovietico e del nazional-socialismo”, ha ricordato.

“Naturalmente, nella cultura della Modernità ha continuato anche ad essere viva e operante a livello giuridico-sociale la visione cristiana della vita. C’è stato inoltre un ritorno del diritto naturale, partendo dallo ‘Ius Gentium’ della Scuola di Salamanca”.

“La Postmodernità ha aggravato la concezione moderna dell’uomo, della società e dell’ordine politico-giuridico nei suoi aspetti più negativi, lasciando spazio al nichilismo esistenziale e alla ‘dittatura’ del relativismo etico”.

Secondo il porporato, il trattamento legale riservato al diritto alla vita, “come se lo Stato ne potesse disporre illimitatamente, è una prova eloquente di quanto si è detto”. Per questo motivo, è necessaria “una risposta culturale del Vangelo che, in un dialogo sincero tra fede e ragione, renda presente nella vita pubblica la verità di Dio Creatore e Redentore dell’uomo: del ‘Dio che è amore’”.

“I laici – ha concluso – devono essere i suoi protagonisti più attivi”.

Prendendo la parola dopo l’assemblea, il dottor Nicholas Thomas Wright, Vescovo di Durham e delegato fraterno in rappresentanza della Comunione Anglicana, ha ringraziato il Cardinale Rouco per la sua analisi, considerandola applicabile anche alla Chiesa in Inghilterra.

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ZENIT Staff

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