La causa di beatificazione di Wojtyla procede senza accelerazioni

Ha detto il Postulatore, monsignor Slawomir Oder

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di Mirko Testa

ROMA, martedì, 14 ottobre 2008 (ZENIT.org).- La causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II procede in modo rigoroso secondo il tradizionale iter del processo canonico, ha affermato questo lunedì il suo Postulatore, monsignor Slawomir Oder.

La dichiarazione è stata fatta a margine della presentazione del volume “Giovanni Paolo II, parroco di Roma” di Angelo Zema pubblicato dalla Lateran University Press e presentato presso la Pontificia Università Lateranense.

“Come è noto – ha detto il sacerdote polacco –, dal 2 aprile 2007 è iniziato il cammino del processo presso la Congregazione delle Cause dei Santi. In questo momento siamo nella fase della complessiva elaborazione della Positio super virtutibus. Questa fase processuale lascia spazio ad eventuali ulteriori approfondimenti”.

Le tappe che scandiscono una causa di beatificazione sono due: quella diocesana e quella romana. La prima riguarda l’inchiesta che il Vescovo competente istruisce per raccogliere tutti gli scritti del Servo di Dio e tutte le testimonianze e i documenti relativi alla sua vita, alle sue attività e virtù (teologali e cardinali) o al martirio.

Mentre la seconda si svolge presso la Congregazione delle Cause dei Santi, dove gli atti di inchiesta vengono vagliati in via conclusiva ed esaminati con un meticoloso lavoro di profilo scientifico per accertare l’eroicità delle virtù, il martirio e i presunti miracoli.

Una volta giunti a Roma gli atti del processo realizzato dalla diocesi, il Postulatore e i suoi collaboratori – sotto la direzione di un Relatore, che in questo caso è il padre domenicano Daniel Ols – si incaricano di redigere e di stampare la Positio, che comprende i volumi con le prove testimoniali e documentali e tutti gli atti giuridici, gli studi e i sommari.

La Positio verrà poi sottoposta all’esame di otto consultori teologici, insieme con il Promotore generale della Fede, incarico questo ricoperto da monsignor Sandro Corradini. Il risultato del lavoro dei consultori passerà poi al vaglio, insieme con la Positio, dei Cardinali e dei Vescovi scelti dalla Congregazione delle Cause dei Santi.

Soltanto una volta superate con voto favorevole tutte queste fasi, il Papa potrà esprimere il proprio giudizio sulla Positio, e ordinare la promulgazione del decreto sulle virtù in grado eroico di Giovanni Paolo II, proclamandolo “Venerabile”.

Sebbene il riconoscimento di un miracolo (avvenuto solo post mortem, mai in vita) possa spianare la strada alla beatificazione – la prassi in uso dal 1975 deroga rispetto ai due miracoli previsti dal Codice di Diritto canonico del 1917 – non può tuttavia supplire a un eventuale difetto di prove sull’eroicità delle virtù.

Riguardo l’approvazione di un miracolo dovuto all’intercessione di Giovanni Paolo II, in passato monsignor Oder ha indicato il caso di suor Marie Simon-Pierre, della Congregazione delle Piccole Suore delle maternità cattoliche, che il 2 giugno 2005, vicino a Aix-en-Provence, è guarita improvvisamente dal morbo di Parkinson.

Nel marzo scorso monsignor Oder ha consegnato una stesura semi-definitiva della Positio di circa 2 mila pagine.

“Nel mio lavoro – ha detto questo lunedì monsignor Oder – ho tenuto sempre ben presenti le parole che ho sentito personalmente da Papa Benedetto XVI, che tante volte ha dimostrato pubblicamente il suo vivo interesse per la causa: ‘Fate presto, ma bene, in modo ineccepibile!’”.

“Le parole del Pontefice rimangono in vigore anche in questo momento processuale e riguardano tutte le persone coinvolte”, ha aggiunto il Postulatore che non si è sbilanciato in previsioni sulla possibile data della beatificazione.

“Questo fatto – ha proseguito –, da una parte mi lascia molto sereno perché consapevole che il lavoro svolto fino ad oggi è stato condotto in aderenza alle parole del Papa, dall’altra parte mi impone fiduciosa, paziente attesa perché anche l’attuale fase si svolga con la serietà e rigorosità proprie di questo tipo di procedimenti canonici”.

La causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II ha avuto la dispensa da parte di Benedetto XVI del tempo di cinque anni di attesa dopo la morte prescritti dal Diritto canonico.

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ZENIT Staff

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