La croce di suor Sgorbati al Memoriale dei testimoni della fede

Religiosa della Consolata uccisa due anni fa a Mogadiscio

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ROMA, lunedì, 13 ottobre 2008 (ZENIT.org).- La croce di suor Leonella Sgorbati, uccisa due anni fa a Mogadiscio (Somalia), è entrata questa domenica nella basilica di San Bartolomeo all’Isola, a Roma, luogo memoriale dei testimoni della fede del XX e XXI secolo.

La religiosa, 66enne missionaria della Consolata, fu assassinata il 17 settembre 2006 subito dopo aver terminato la lezione alla Scuola Infermieri che aveva fondato presso l’ospedale di Mogadiscio.

Venne raggiunta per strada da sette proiettili sparati da una banda armata. Con lei fu colpito anche Mohamed Mahamud, la sua guardia del corpo, musulmano e padre di quattro figli. Vennero portati in fretta in sala operatoria, ma non ci fu niente da fare.

Le ultime parole di suor Leonella furono: “Perdono, perdono, perdono”.

L’ingresso della croce della religiosa, esposta insieme a tante altre reliquie dei testimoni del secolo scorso nella chiesa romana affidata alla cura della Comunità di Sant’Egidio, è stato accompagnato da una celebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la Superiora generale delle Suore Missionarie della Consolata, suor Gabriella Bono, con tutto il Consiglio Generale, la responsabile regionale del Kenya, suor Jacinta Theuri, che ha conosciuto personalmente suor Leonella, e un gruppo di giovani suore del Kenya di cui lei stessa aveva curato la formazione.

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ZENIT Staff

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