Appello della Caritas per la Repubblica Democratica del Congo

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 2 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Caritas Internationalis ha lanciato un appello d’emergenza per aiutare 90.000 persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa della violenza che flagella la zona orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC).

I combattimenti nelle zone del Nord e Sud Kivu che si protraggono dalla fine di agosto hanno costretto circa 100.000 civili a lasciare le proprie abitazioni.

L’appello Caritas per la raccolta di 1,5 milioni di dollari permetterà di far fronte alle necessità non alimentari delle persone sfollate nel Nord Kivu.

Il progetto Caritas avrà la durata di cinque mesi e prevede di fornire articoli come coperte, prodotti per l’igiene e utensili per cucinare a 15.000 famiglie che hanno perso la casa e tutto ciò che possedevano.

Dal punto di vista sanitario, Caritas Repubblica Democratica del Congo ha riferito di 17 morti per colera in un campo a ovest di Goma. Si sono verificati anche alcuni casi di malnutrizione tra bambini e madri che allattano.

Gli scontri tra le truppe governative e i ribelli hanno ostacolato l’accesso alle persone che hanno bisogno di aiuti urgenti e hanno reso difficile il monitoraggio delle necessità.

La settimana scorsa, Caritas RDC ha chiesto un cessate il fuoco e l’apertura di un cordone umanitario per favorire l’accesso delle agenzie che aiutano quanti hanno abbandonato le proprie case.

Nonostante l’approvazione da parte del Governo congolese di un piano delle Nazioni Unite per tutte le parti in causa per ritirare le forze il 17 settembre – che segue la firma di un cessate il fuoco nel gennaio 2008 –, i combattimenti non si sono fermati.

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ZENIT Staff

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