Etiopia: una casa di accoglienza salesiana per ragazzi di strada

di Nieves San Martín

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ROMA, martedì, 13 maggio 2008 (ZENIT.org).- Un progetto per avvicinarsi ai ragazzi di strada e recuperarli per la società e le loro famiglie è stato avviato da alcuni anni ad Addis Abeba (Etiopia) dai Salesiani.

Dal 2001, i figli di Don Bosco incontrano questi ragazzi, parlano con loro e offrono l’opportunità di una vita diversa.

E’ il bambino che sceglie liberamente di seguire il progetto, ricorda oggi “L’Osservatore Romano”, riferendosi al sito Internet dei Salesiani, www.missionididonbosco.org.

Fino ad oggi i risultati sono stati buoni, e per questo i Salesiani hanno deciso di puntare più in alto: costruire un centro di accoglienza e di formazione professionale per ragazzi di strada.

A questo scopo hanno ottenuto il sostegno della municipalità di Addis Abeba e un vasto terreno a Mekanissa, alle porte della capitale etiope.

Il centro ospiterà 350 ragazzi tra gli otto e i diciassette anni, avvierà programmi di prevenzione e di riabilitazione per i bambini di strada e aiuterà a costruire il tessuto relazionale di questi giovani e delle loro famiglie.

La costruzione della struttura dovrebbe essere completata prima della fine dell’anno. Alcune parti sono già state realizzate, ma sono necessari ulteriori aiuti per realizzare cucina, sala da pranzo, strutture igieniche, salone multifunzionale, aule con biblioteca, sala computer e attrezzature e strutture sportive.

Per completare il centro mancano 70.000 euro per costruire il refettorio, 50.000 per attrezzare la cucina e 20.000 per la realizzazione delle strutture sanitarie.

Ad Addis Abeba, secondo i Salesiani, ci sono più di 60.000 ragazzi che non hanno una casa né una famiglia, ragazzi poveri e a rischio di essere sfruttati e abusati. In tutto il Paese, gli adolescenti che vivono in queste condizioni sono più di 200.000.

I Salesiani sono arrivati in Etiopia nel 1976. Attualmente, hanno 14 case sul territorio e più di cento operatori.

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ZENIT Staff

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