Benedetto XVI presenta alla Chiesa cattolica il primo santo brasiliano

La canonizzazione di fra Antônio de Sant’Anna Galvão ha riunito circa 1,5 milioni di fedeli a San Paolo

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SAN PAOLO, venerdì, 11 maggio 2007 (ZENIT.org).- Una folla di circa 1,5 milioni di fedeli ha accompagnato questo venerdì mattina la Messa che ha dato alla Chiesa cattolica il suo primo santo brasiliano: Sant’Antônio de Sant’Anna Galvão.

Il mattino assolato, il cielo limpido e il clima gradevole hanno donato ai fedeli momenti di grande emozione insieme al Papa. Benedetto XVI è arrivato all’aeroporto del Campo di Marte, luogo della cerimonia, nella zona settentrionale della città, alle 9.05 ora di Brasilia.

Sull’altare c’era già l’episcopato brasiliano tutto vestito di bianco. Nella parte anteriore dell’altare c’era un grande crocifisso con un’immagine di Gesù crocifisso; a destra, un grande ritratto di fra Galvão.

All’arrivo, il Papa ha girato tra i fedeli in papamobile. Dovunque passasse, era salutato da un mare di bandiere verdi, gialle, bianche e azzurre, i colori del Brasile.

All’inizio della cerimonia, l’Arcivescovo di San Paolo, monsignor Odilo Pedro Scherer, ha salutato il Papa a nome del popolo brasiliano, dicendo: “Tutti vogliamo vedere e sentire le sue parole e i suoi orientamenti di padre e pastore universale della Chiesa”.

Dopo il canto del “Kyrie” è iniziato il rito di canonizzazione. Il Cardinale Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha presentato la richiesta di canonizzazione del beato Antonio Galvão, accompagnato dalla postulatrice della causa, suor Célia Cadorim.

Il Cardinal Saraiva ha ripercorso brevemente la vita del frate: “Fino alla fine dei suoi giorni, è stato per tutti uomo di pace e di carità”, ha detto.

Dopo la litania di tutti i santi, che viene fatta solo nelle cerimonie di canonizzazione, il Santo Padre ha fatto la dichiarazione di santità del Beato Antonio Galvão, suscitando un applauso da parte della folla riunita. Da quel momento, il frate francescano poteva già essere chiamato santo.

In seguito il Papa ha ricevuto le reliquie del nuovo santo, una delle quali portata da una religiosa del Monastero da Luz, costruito e fondato dal francescano. Sono state consegnate a Benedetto XVI reliquie del corpo del santo, un calice usato da lui, il cordone francescano e una pala che il frate usò nella costruzione del Monastero.

In quel momento, i fedeli cantavano un inno in onore del santo fra Galvão. Una delle persone che sono andate a salutare il Papa era Enzo Gallafassi, che ha ricevuto il miracolo che ha reso possibile la canonizzazione del francescano.

Il Cardinale Saraiva Martins ha anche rivolto, a nome della Chiesa, un ringraziamento per la proclamazione del nuovo santo e ha chiesto che venisse promulgata la lettera apostolica che confermava la canonizzazione. Il Papa ha accolto la richiesta.

Nella sua omelia, Benedetto XVI è stato applaudito a lungo quando ha detto: “Siatene certi: il Papa vi ama, e vi ama perché Gesù Cristo vi ama”. Il Pontefice è stato interrotto altre cinque volte durante il suo discorso.

Al momento dell’Eucaristia, centinaia di ombrelli bianchi indicavano i sacerdoti e i Vescovi che si erano distribuiti tra i presenti.

La Messa si è svolta in un clima di tranquillità e affetto. La polizia non ha registrato alcun episodio grave, solo casi comuni di assistenza medica.

Dopo aver benedetto i fedeli e aver concluso la celebrazione, il Papa è passato ancora una volta tra i presenti in papamobile. Ha quindi proseguito per il Monastero di São Bento, dove si è avvicinato ancora una volta alla finestra per salutare le persone che vegliano continuamente davanti al luogo in cui è ospitato.

Fra Galvão

Santo Antônio de Sant’Anna Galvão nacque a Guaratinguetá, nello Stato di San Paolo, nel 1739 in una famiglia religiosa e conosciuta per la sua carità nei confronti dei poveri.

Battezzato con il nome di Antônio Galvão de França, dopo aver studiato con i Padri della Compagnia di Gesù, a Bahia, entrò nell’Ordine dei Frati Minori nel 1760.

Venne ordinato sacerdote nel 1762 e completò gli studi teologici nel Convento di São Francisco, a San Paolo, dove visse per 60 anni, fino alla morte avvenuta il 23 dicembre 1822.

Oltre agli incarichi che ha svolto all’interno del suo Ordine e nel Terz’Ordine Francescano, è conosciuto soprattutto come fondatore e guida del Recolhimento de Nossa Senhora da Conceição, più noto come Mosteiro da Luz, dal quale hanno avuto origine altri nove monasteri.

Oltre a fondatore, fra Galvão è stato anche progettista e costruttore del Monastero che le Nazioni Unite hanno dichiarato Patrimonio culturale dell’umanità.

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ZENIT Staff

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