Esposizione permanente della Sacra Sindone a Gerusalemme

La prima scultura che ricostruisce l’immagine in tre dimensioni

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GERUSALEMME, domenica, 23 luglio 2006 (ZENIT.org).- Questo sabato è stata inaugurata presso l’Istituto Pontificio “Notre Dame of Jerusalem” l’esposizione permanente “Chi è l’uomo della Sacra Sindone?”.

L’inaugurazione e la benedizione sono state presiedute dall’Arcivescovo Antonio Franco, Nunzio apostolico in Israele e Delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina. Le conferenze magistrali sono state tenute dal professor Bruno Barberis, Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, e dal professor Avinoam Danin, esperto di Botanica dell’Università Ebraica di Gerusalemme.

Il discorso di apertura è stato affidato a padre Héctor Guerra L.C., Direttore del progetto, il quale ha ricordato che il sudario di Torino mostra sofferenze e torture come la flagellazione e la crocifissione di Gesù di Nazareth, che coincidono in modo sorprendente con il racconto del profeta Isaia e con quanto viene menzionato nei Vangeli.

Gli elementi fondamentali dell’esposizione sono una copia digitalizzata della Sacra Sindone come si trova a Torino e una scultura bronzea realizzata dallo scultore Luigi Mattei, che ha cercato di ricostruire in tre dimensioni il corpo dell’uomo della Sacra Sindone. La scultura mostra per la prima volta l’intero corpo impresso nel lenzuolo.

Trovandosi molto vicino al Santo Sepolcro (di fronte alla Porta Nuova), la finalità principale di questa esposizione è aiutare le migliaia di pellegrini che passano per Gerusalemme a riflettere e a valorizzare le sofferenze di Cristo, come vengono raccontate nei Vangeli e come appaiono documentate nella Sacra Sindone.

L’atto inaugurale, che era stato programmato prima che scoppiasse l’attuale crisi mediorientale, ha avuto una dimensione ecumenica, grazie alla presenza di vari rappresentanti di Chiese cristiane, ed ha contato sulla partecipazione di rappresentanti del corpo diplomatico.

Anche se gli studi scientifici realizzati sulla Sacra Sindone discordano circa la sua autenticità, in un discorso pronunciato nella Cattedrale di Torino il 24 maggio 1998 Giovanni Paolo II definì il lenzuolo “provocazione all’intelligenza” per la straordinaria visuale che offre della Passione di Cristo.

“Non trattandosi di una materia di fede, la Chiesa non ha competenza specifica per pronunciarsi su tali questioni. Essa affida agli scienziati il compito di continuare ad indagare per giungere a trovare risposte adeguate agli interrogativi connessi con questo Lenzuolo che, secondo la tradizione, avrebbe avvolto il corpo del nostro Redentore quando fu deposto dalla croce”, concludeva il Pontefice (cfr. Giovanni Paolo II, Torino, 24 maggio 1998).

[Per ulteriori informazioni: http://www.notredamecenter.org]

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ZENIT Staff

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