CITTA’ DEL VATICANO/INTROD, venerdì, 14 luglio 2006 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha riconosciuto di essere “profondamente rattristato per la morte dell’amato Cardinale Ángel Suquía Goicoechea, Arcivescovo emerito di Madrid, dopo una lunga malattia vissuta con grande serenità”.

Il porporato è morto giovedì nella sua residenza di San Sebastián, all’età di 89 anni. In questo momento i suoi resti sono vegliati nella Cripta della Cattedrale dell’Almudena di Madrid – aperta al pubblico –, dov’è stato trasferito ieri sera. Verrà sepolto sabato.

Il Papa, che si trova sulle Alpi per alcuni giorni di riposo, ha inviato un telegramma al Cardinale Antonio María Rouco Varela – Arcivescovo di Madrid – unendosi al dolore dei fedeli.

“Esprimo le mie più sentite condoglianze a lei e a tutta quell’amata Arcidiocesi – scrive Benedetto XVI –. Mi unisco a tutti per raccomandare alla misericordia del Padre Celeste questo zelante pastore che ha servito il suo popolo con tantà carità pastorale”.

Il “generoso e intenso operato ministeriale” di monsignor Suquía, “prima come Vescovo di Almería, poi come Vescovo di Málaga, Arcivescovo di Santiago de Compostela e in seguito come Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Madrid–Alcalá, essendo anche per alcuni anni Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, testimonia la sua grande devozione alla causa del Vangelo e dà prova del suo profondo amore per la Chiesa”, riconosce il Santo Padre.

“In questi momenti di dolore in cui la comunità ecclesiale di Madrid piange il suo amato pastore, sono lieto di impartirle con affetto la confortatrice benedizione apostolica”, conclude il telegramma, diffuso questo venerdì mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede.

“Pro vobis et pro multis” [“Per voi e per molti”] è stato il motto episcopale del Cardinal Suquía, che egli stesso interpretava così: “Il mio cuore non ha frontiere, e i miei piedi sono pronti per nuovi passi”.

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