Chiese cristiane ricordano all’Europa l’importanza del rispetto della libertà religiosa

Incontro con la presidenza finlandese dell’UE

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BRUXELLES, martedì, 11 luglio 2006 (ZENIT.org).- L’importanza del rispetto dei diritti umani, nella fattispecie della libertà religiosa, è stato uno dei punti presentati da una delegazione di Chiese cristiane alla presidenza finlandese di turno nell’Unione Europea.

Un comunicato di venerdì della Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea (COMECE) spiega che si tratta dell’incontro celebrato con il Ministro degli Esteri finlandese, Erkki Tuomioja – il cui Paese presiede questo semestre il Consiglio dell’UE – e altri membri dei Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro.

Guidata dall’Arcivescovo di Turku, Sua Eccellenza Jukka Paarma – alla guida della Chiesa evangelica luterana di Finlandia –, la delegazione era formata da membri come il Metropolita Ambrosius – della Chiesa ortodossa di Finlandia –, il reverendo Rüdiger Noll – Direttore della Commissione Chiesa e Società della CEC (Conferenza delle Chiese Europee) –, il Vescovo William Kenney (ausiliare di Stoccolma e membro della COMECE) e monsignor Noel Treanor (Segretario generale della COMECE).

Durante l’incontro, celebrato il 30 giugno scorso, Tuomioja ha affrontato la questione dell’allargamento e ha sottolineato che i negoziati futuri con tutti i Paesi candidati all’UE (regione balcanica e Turchia) si svolgeranno in base ai criteri di Copenaghen [fungono da base per tutti i negoziati di adesione, ndr].

Quanto ai negoziati con la Turchia, “le Chiese hanno sottolineato l’importanza del rispetto dei criteri politici” da parte del Paese, “soprattutto in relazione ai diritti umani e alla libertà religiosa”, riporta il comunicato della COMECE.

Entrambe le parti hanno anche riconosciuto nel corso dell’incontro il ruolo determinante della dimensione sociale per l’evoluzione del progetto europeo.

In questo contesto, la presidenza finlandese dell’UE ha riconosciuto l’importanza del dialogo interculturale e il contributo del dialogo interreligioso.

Le Chiese hanno poi sottolineato il bisogno di sviluppare in Europa una politica migratoria che sia centrata sulla persona.

La delegazione di Chiese cristiane non ha esitato a rivolgere l’attenzione su importanti questioni antropologiche, politiche ed etiche che nascono dal 7° Programma di Ricerca.

Il Programma è stato sostenuto a metà giugno dall’Europarlamento con un budget di 50.000 milioni di euro per il periodo 2007-2013, ed ha introdotto un emendamento affinché si possano finanziare con fondi comunitari i progetti su cellule staminali embrionali in quei Paesi in cui è legale.

La presidenza finlandese dell’UE manterrà un contatto regolare con le Chiese durante il semestre appena iniziato, ha assicurato Tuomioja.

Il Consiglio è la principale istanza decisionale dell’UE. La sua presidenza, a rotazione, ha una durata di sei mesi; ogni Paese dell’UE si fa carico dell’agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni durante quel periodo, promuovendo le decisioni legislative e politiche e mediando al fine di raggiungere accordi tra gli Stati membri.

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ZENIT Staff

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