San Giovanni XXIII "uomo dell'unità"

Il Patriarca Bartolomeo ricorda la figura “umile e mite” del Pontefice, in una conferenza svolta ieri ad Istanbul, in occasione della sua prima festa liturgica

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Un uomo mite, umile, dolce, che, al di là di ogni formalità, ebbe la capacità di intessere relazioni di profondo rispetto e amore che porteranno al primo ritorno ufficiale di un rappresentante vaticano nella Sede di Costantinopoli dal tempo della scissione del 1054. 

Cosìil Patriarca ecumenico di Costantinopoli ha ricordato la figura di San Giovanni XXIII in una conferenza a lui dedicata ad Istanbul, nel Teatro della Casa d’Italia. Ieri per la prima volta ricorreva la festa liturgica del Papa canonizzato lo scorso 27 aprile.

Il discorso di ampio respiro del Patriarca era focalizzato sulle relazioni ecumeniche, in particolare con la Chiesa ortodossa, intrattenute da monsignor Roncalli che fu delegato apostolico in questa città dal 1934 al 1945. Bartolomeo – riferisce l’agenzia Sir – non ha esitato a definire san Giovanni XXIII “uomo dell’unità” che  “precorre i grandi momenti che seguiranno. Sarà il suo successore, Papa Paolo VI ad incarnare il sogno di Giovanni XXIII nell’incontro a Gerusalemme con il Patriarca Atenagora, 50 anni orsono. Siamo noi oggi testimoni di quell’inizio, quali loro successori, la nostra modesta persona e il nostro amato fratello a Roma, Francesco”.  

Il Patriarca ha anche ricordato che alla morte di Giovanni XXIII, Atenagora scrisse: “Tutto il mondo ortodosso e specialmente il trono ecumenico e colui che lo occupa si rattristano per la morte di questo meraviglioso operaio, che ha combattuto per l’idea dell’unità e della collaborazione tra le Chiese”.

E sempre Atenagora al Sinodo dichiarò: “Abbiamo tanto desiderato di poter andare a Roma per abbracciare e piangere insieme al Papa a causa delle nostra lunga separazione, manifestare la nostra tristezza per il passato e la gioia per il futuro”.

Presente alla conferenza anche il nunzio in Turchia, monsignor Antonio Lucibello, che nel dare il benvenuto al Patriarca Bartolomeo ha espresso “la sorpresa e lo stupore” con cui dal Paradiso il Papa santo ha visto che a parlare di lui è il Patriarca ecumenico della Chiesa ortodossa di questa città, da lui così amata.

Tra i presenti l’ambasciatore d’Italia, Gianpaolo Scarante, l’ambasciatore di Grecia, Kyriakos Loukakis, e diverse personalità del mondo diplomatico ed ecclesiale, in particolare delle Chiese orientali, tra cui l’arcivescovo Atesyan della Chiesa armena apostolica. Dopo la conferenza il maestro Paolo Vergari ha reso omaggio al santo Pontefice offrendo ai presenti un concerto di musiche di Liszt e di Messiaen. 

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ZENIT Staff

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