"Maria, modello di fede" (Seconda parte)

Catechesi del cardinale Comastri presso la comunità pastorale di Dugnano-Incirano

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 14 novembre 2012 (ZENIT.org).- Riprendiamo la seconda parte della catechesi tenuta il 20 ottobre scorso presso la comunità pastorale di Dugnano-Incirano dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.

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Noi vogliamo essere credenti, per questo accostiamoci alla più bella credente, accostiamoci a Maria: cerchiamo di rivisitare, ecco, alcuni momenti della vita di Maria, nei quali risplende la bellezza della sua fede; … io quando parlo di questo perdonatemi, mi entusiasmo!! Vorrei partire da Nazareth. Entrate con me in quella piccola casa di Nazareth e immaginate una stalla. Oggi potremmo dire una stalla. Lì Dio manda l’Arcangelo Gabriele. … Non lo manda a Roma, centro dell’impero, non lo manda nemmeno a Gerusalemme, capoluogo religioso. … No, no!! Lo manda a Nazareth, un villaggio che viene nominato per la prima volta nell’Annunciazione di Maria! Riflettete bene! … E l’angelo fa irruzione nella casa di Maria. E porta un saluto da parte di Dio:Gioisci, tu che sei stata riempita di grazia, di bellezza – Maria era bella. Ma bella dentro – il Signore è con te !”.

Maria sicuramente era abituata a sentire le scritture. Io personalmente penso che Maria non era istruita, probabilmente era analfabeta, non sapeva né leggere e né scrivere. A quei tempi pochissimi sapevano leggere e scrivere, però avevano la cultura della fede orale. Allora tutto veniva tramandato a voce, pochi sapevano leggere come gli scribi. Maria però sicuramente conosceva la “scrittura”. Quelle parole le fecero subito percepire che era un momento straordinario!

E Maria è TURBATA! Fu turbata Maria per quell’annuncio e si chiedeva che senso avessero quelle parole. … L’angelo: “Non temere – quant’è bello – non temere, hai trovato grazia presso Dio, concepirai un figlio, lo darai alla luce, lo chiamerai Gesù, sarà GRANDE, sarà chiamato FIGLIO DELL’ALTISSIMO.  Si siederà sul TRONO invidiabile di suo Padre.   E il suo REGNO non avrà fine”.

C’era da dire: “Eeeeh …, che fortuna?! E’ capitato proprio a me?!”. No, no, Maria non fa così!!!  … Maria avverte un problema. Noi facciamo fatica a capire dove stava effettivamente il problema. Poi Maria dice: ”Sì, ma cosa succederà?! Io non conosco uomo!”. Eppure era già fidanzato con Giuseppe e allora il fidanzamento era già l’inizio del matrimonio. …“Come accadrà?!” Perché pone questa domanda? Dalla risposta dell’angelo si capisce allora l’ansia di Maria.  L’angelo dice: “No, Maria, stai tranquilla, lo Spirito Santo scenderà su di te, così avverrà la tua maternità”.

Eeeeh …, Maria poteva dire: “E no eh! E chi mi tutela!!  Chi mi crederà!! E se io racconto a qualcuno quello che mi è accaduto, chi mi prenderà sul serio ?!!”. L’angelo stesso avverte che sta dicendo qualcosa di enorme, tant’è vero che aggiunge: “Guarda Maria, io ti dico quello che ti debbo dire, me lo ha detto il Signore. Però se è per incoraggiarti, sappi che Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia è al sesto mese e che tutti dicevano sterile; perché nulla è impossibile a Dio!”. E Maria prontamente risponde: “Eccomi! Sono la serva del Signore! Avvenga per me!”.  Cioè, ACCADA!, SEMAFORO VERDE!, PIENA DISPONIBILITA’ !!!.

C’è da dire: “Maria? Ma che stai a dire? Prendi le tue garanzie, no??!!. No, no!, Maria NON chiede garanzie!. Maria si fida! Si fida ciecamente di Dio! E Maria non solo non chiede garanzie, Maria capisce, attenti bene, quello che spesso non capiamo: che Dio non dà a nessuno la “mappa della vita”. Bisogna fidarsi,  bisogna affidarsi!  … Maria poteva dire: “Beh, adesso aggiustiamo le cose …, spiega subito a Giuseppe, spiega …”. No, no! Maria capisce che Dio non è frettoloso!.  Noi vorremmo tutto in fretta!!!: Dio ha tempi lunghi è l’ETERNO. Il salmo che dice: “Mille anni davanti a te, sono come un giorno solo: il giorno di ieri che è passato”. Maria non si fa prendere dall’inquietudine, che cosa fa? Va da Elisabetta! Va a vivere la carità! Ha detto: “Sono la serva” e chi è servo di Dio, è servo anche dei fratelli!

Che meravigliosa coerenza è Maria. Chi è servo di Dio, è anche servo dei fratelli, chi ama Dio veramente, ama anche i fratelli perché sono figli di Dio; non si possono separare i due amori e Maria va a servire. E mentre va a vivere la carità, sentite cosa accade: Elisabetta la saluta e dice: “Appena è arrivato alle mie orecchie il tuo saluto, il bambino ha fatto un salto nel mio grembo” e , – illuminata dall’Alto evidentemente! – Elisabetta capisce che quello è il segno che le rivela un mistero che le era stato annunciato! “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?!”. Notate che era la prima voce umana che commentava il mistero avvenuto nel grembo di Maria, la prima voce umana! E aggiunge: “Beata te che hai creduto! (ndr: frase detta anche  in greco dal Cardinal Angelo Comastri,  una delle sue numerose citazioni in greco e latino non trascritte)Beata te che sei la credente, tu sei la credente per l’eccellenza!”.  

E Maria, – bada che la risposta di Maria è un vero gioiello, un capolavoro – Maria dice: “Elisabetta sono contenta, il mio spirito esulta, però guarda sono contenta non perché la mia casa è diventata una villa. La mia casa di Nazareth è quella che era prima. Sono contenta non perché mi hanno messo i vestiti di porpora, io sono vestita con le povere vesti di una popolana di Nazareth, nulla di più. Sono contenta non perché mi hanno messo a disposizione un cocchio per venire da te. Ho camminato! Ho faticato Elisabetta! Sono sudata! Ho i piedi sporchi! – sicuramente aveva i piedi pieni di polvere – Sono contenta Elisabetta, a motivo di Dio, mio salvatore, perché  – attenti a questo “perché” – perché ha posato lo sguardo sulla piccolezza della Sua serva”.

Maria capisce che Dio sta dalla parte degli umili! … Dio sta dalla parte dei piccoli! Sta dalla parte delle persone che non pesano di orgoglio! In Dio, non c’è orgoglio!! E allora Maria ritira la conseguenza, pensate che lucidità di fede, quella lucidità che spesso a noi manca.  Maria le dice: “Elisabetta siccome ho scoperto che Dio sta dalla parte degli umili come hanno annunciato tutti i profeti, allora vuol dire che gli orgogliosi stanno alle spalle di Dio!  Non vedono gli occhi di Dio!  Quelli non hanno futuro!  E allora con sicurezza, Dio disperde i superbi nei pensieri del loro cuore”. Guardate che è una parola ENORME!!! … Ma come faceva questa ragazza di 16-18 anni, vissuta in un piccolo villaggio, a dire cose così enormi??!! … Maria era donna di fede, era credente! Nessuno potrà arrivare a questa fede!  Nessuno!!! … Dio disperde i superbi nei pensieri del loro cuore, rovescia i potenti dai troni, innalza gli umili, rimanda i ricchi e gli egoisti a mani vuote: si troveranno foglie secche in mano. Che parole enormi che dice Maria! Maria è sicura di quello che dice!

[La prima parte è stata pubblicata martedì 13 novembre. Giovedì 15 novembre esce la terza parte]

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ZENIT Staff

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