"La scuola che verrà è la nostra sfida"

Si è conclusa ieri a Fiuggi la V edizione della Scuola di formazione per studenti

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Si è conclusa ieri a Fiuggi la Scuola di Formazione per Studenti (Sfs) organizzata dal Movimento Studenti di Azione Cattolica (Msac) dal titolo «La scuola che verrà». Una tre giorni all’insegna della formazione e del divertimento con uno sguardo vigile al futuro di ciò che è Scuola nel nostro Paese. Alla tre giorni hanno partecipato più di mille studenti provenienti da tutta Italia.

«La scuola che verrà – ha detto la segretaria nazionale, Elena Poser, chiudendo l’incontro – è la nostra sfida. Dovremo essere noi a dettare le urgenze della scuola e le necessità più immediate, anche se non tutto dipende da noi. Ma se vogliamo far volare la nostra mongolfiera e i nostri aeroplani dobbiamo essere in grado di dettare le urgenze, le necessità e i sogni, di tracciare un percorso». E ha poi concluso «crediamo che la più grande sfida della scuola che verrà sia quella di riportare al centro dell’attenzione del Paese la formazione e l’istruzione, perché tutti lo dicono, ma nessuno sembra aver realmente intenzione di farlo». Prima dei saluti, ai ragazzi è stato chiesto di scrivere su dei fogli un messaggio per “la scuola che verrà”: con questo foglio hanno poi realizzato un aeroplanino che hanno lanciato e scambiato tra loro.

Durante la mattinata di domenica, prima delle conclusioni, sul palco della Sfs si erano succeduti i ragazzi di alcuni circoli Msac d’Italia che hanno raccontano alcune esperienze virtuose di impegno tra i banchi e non solo. I ragazzi di Imola hanno raccontato la loro esperienza delle liste studentesche targate Msac per le elezioni nei consigli d’istituto e nella consulta provinciale studentesca. Quelli di Acireale hanno intrattenuto il parterre spiegando come hanno organizzato la “Festa dell’interculturalità” in una scuola della loro città. Son saliti poi sul palco i msacchini – così sono chiamati i ragazzi del Msac – di Nola: aspiranti giornalisti che hanno messo in piedi una redazione che realizza, ogni mese, un giornalino studentesco online chiamato “L’asinello”. Infine è stata la volta di Rimini con l’esperienza del mercatino dei libri usati: un’iniziativa per aiutare quelle famiglie colpite dalla crisi che non possono affrontare, ogni anno, le spese necessarie per l’acquisto dei libri di testo. Tutte esperienze dalle quali i partecipanti alla Sfs potranno prendere spunto e idee per costruire insieme la scuola che verrà.

La mattinata di domenica era iniziata con la Celebrazione eucaristica presieduta da mons. Lorenzo Loppa, vescovo di Anagni-Alatri.

Nel pomeriggio di sabato i ragazzi hanno potuto confrontarsi con Melissa Pignatelli, antropologa, fondatrice e direttore de “la Rivista Culturale.com”, Marco Lodoli, insegnante e scrittore, e Alessio Rossi, presidente del Gruppo giovani imprenditori di Unindustria nel corso di una tavola rotonda dal titolo «C’è scuola domani? La scuola di domani: innovazioni, obiettivi, sfide». La Pignatelli, nel corso del dibattito, ha invitato i ragazzi a non studiare «per il voto» ma per la loro formazione: «la scuola è il vostro bagaglio, la vostra identità». Lodoli invece ha messo all’erta i ragazzi «non dovete pensare che la tecnologia – anche se fondamentale – possa sostituire il pensiero». Molto successo ha avuto anche Rossi tra i ragazzi; li ha salutati esortandoli a non aspettare di sentirsi arrivati perché «quando lo sarete sarà giunta la fine. Mettetevi in gioco, ora!».

Durante il dibattito è stata data la notizia dell’elezione del Presidente della Repubblica, accolta dai ragazzi con un lunghissimo applauso e dalla lettura del messaggio di congratulazioni del Msac. 

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ZENIT Staff

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