La madre di tutte le battaglie: essere se stessi e pure santi

Il cammino di santità che il Signore propone ad ognuno di noi consiste nel far uscire la luce speciale che abbiamo dentro

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“Prof, ma come cavolo si fa a superare la paura di far vedere il proprio carattere? Quello vero, intendo!”. Sono in chat con un mio alunno che mi chiede un consiglio su un libro da leggere quando, all’improvviso, mi fa questa domanda a bruciapelo. Io gli rispondo: “Ti riferisci alla paura che si ha quando gli altri vedono le nostre debolezze e si accorgono di come siamo realmente?”. E Stefano :“Sì prof. Io ci penso da una vita. Ha notato come sono cambiato rispetto all’anno scorso? Beh, diciamo che mi sono avvicinato al mio obiettivo: riuscire ad esprimermi senza problemi, fregandomene del parere altrui… Senza stressarmi troppo su cosa pensano o non… Tenendo conto solo dei pareri che possono aiutarmi e che possono aumentare il mio coraggio”.

Stefano è un ragazzo silenzioso, non ama mettersi al centro dell’attenzione; ma quando lo fa, riesce a dare il meglio di sé. Me lo ricordo quando faceva il primo anno; un bambino sia fisicamente che psicologicamente. Ora me lo ritrovo con atteggiamenti pacati a risoluti, riservato eppure disposto a scendere in campo per mettersi alla prova.

Ed anche lui (proprio come tutto il resto dell’umanità) sta lottando contro la “madre di tutte le battaglie”: riuscire a spogliarsi di qualsiasi maschera per essere se stesso.

D’altra parte che se ne può fare il mondo di un ragazzo che si accontenta, che reprime le sue sensazioni, che decide di spezzarsi le ali e non volare alto. Il mondo non sarà mai completo senza i doni di Stefano, eppure soltanto lui può scegliere se condividerli o no.

Stefano però è sulla buona strada perché ha capito che l’intera esistenza altro non è che la gioia e la fatica di liberare tutta la luce che è sepolta in lui.

Caro Stefano, sii ciò che sei; tanto nessuno potrà mai essere te, meglio di te! Credo sia questa la vera autorealizzazione: avere l’impressione di stare al centro della propria vita, non ai margini. Nell’angolo giusto. Senza aver bisogno di sforzarsi di piacere all’altro. Ma come fare per essere se stessi? Provo a darti quattro piccole regole.

2) Vivi il presente senza farti bloccare dal passato. Devi darti la possibilità di crescere, cambiare, perdonarti per gli errori del passato. Ogni esperienza è una lezione che ci alza di livello nella nostra crescita personale. La vita non è statica ma dinamica e noi non smettiamo mai di crescere.

3) Elimina la preoccupazione su ciò che gli altri dicono di te. È praticamente impossibile scoprire se stessi ed i propri doni, finché siamo prigionieri dei giudizi degli altri. Tali giudizi, infatti, sono mutevoli, diversi, spesso cattivi e superficiali. Se decidiamo di cambiare per piacere ad un gruppo, inevitabilmente non piaceremo più ad un altro. Lascia perdere la miriade di diti puntati che spesso, parlano per invidia (se hai successo) o per cattiveria (se hai fallito). Scrivi questa frase nel tuo cuore: “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”. Questo non significa diventare come un bulldozer che va avanti senza ascoltare nessuno, diventando presuntuoso e saccente. Ma c’è una via di mezzo. Per esempio ascoltare le opinioni di coloro che ti stimano, ti vogliono sinceramente bene e ti incoraggiano (vogliamo chiamarli “veri amici”? Oppure “educatori” degni di stima? O familiari vicini a te?).

4) Non dimenticare che tu sei figlio di Dio. Guarda che se ci pensi seriamente, ti prende una specie di orgoglio intimo che ti apre un mondo. Da Dio hai ricevuto il respiro ed il tempo: usali con la consapevolezza che il Re dell’Universo ha voluto che nascessi proprio tu. Dio ti stima!

“Ora così dice il Signore che ti ha creato…:

«Non temere, perché io ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.

Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno;

se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,la fiamma non ti potrà bruciare;

poiché io sono il Signore tuo Dio,il tuo salvatore.

Tu sei prezioso ai miei occhi,

perché sei degno di stima e io ti amo.

Non temere, perché io sono con te»” (Isaia 43)

Chiedi a Dio di non farti sommergere dai fiumi che trascinano i giudizi malevoli degli altri verso il tuo cuore. DomandaGli la forza di non farti scottare dal fuoco della poca autostima che brucia e distrugge anche i doni che hai ricevuto. Siamo tutti imperfetti ed abbiamo tutti qualcosa da imparare.

Se ti senti insicuro riguardo ad alcuni aspetti della tua personalità o ad alcuni difetti fisici, prega Colui che salva i suoi figli da ogni paura e reclama a gran voce un Suo aiuto per riuscire ad amarti, pur guardando senza timori le tue fragilità.  Anche le tue imperfezioni ti rendono unico! Leggi, canta, balla, studia, fai sport, prega, viaggia, mangia, ama… e non dimenticarti mai quel che dice Dio di te:

“Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo.”

P.S. Visto che l’1 novembre è stata la festa di tutti i santi, voglio dirti che è questo il vero cammino di santità: lottare perché esca la luce che è dentro di noi e la terra sia illuminata un po’ di più!

***

[Fonte: www.intemirifugio.it]

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Maria Cristina Corvo

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