In Vaticano, il premio Sciacca alle giovani eccellenze nel mondo

Vincitore assoluto il giovane genio Usa Jacob Barnett, affetto d’autismo. Premi speciali della Giuria anche al “medico dei poveri” Afksendiyos Kalangos, al cardinale Burke e all’archimandrita Kavaliotis

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Giunge al termine la XIII edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, manifestazione che ogni anno premia persone che abbiano saputo distinguersi nel proprio campo di lavoro o di studio. La cerimonia finale si terrà sabato 8 novembre, alle 17.30,  nell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana, in Vaticano.

Vincitore assoluto di questa edizione 2014 è il 16enne Jacob Barnett, americano, affetto da autismo, che si è iscritto all’università quando di anni ne aveva 10, si è laureato e sta per conseguire un dottorato. Dopo aver realizzato importanti pubblicazioni, Jacob ora sta elaborando uno studio sulla teoria della relatività di Einstein.

Durante la cerimonia saranno conferiti poi i Premi Speciali della Giuria ad importanti personalità del mondo della cultura, delle istituzioni, della chiesa e della società civile: per la Cultura al cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica presso la Santa Sede; per le Attività Istituzionali al questore de L’Aquila Vittorio Rizzi per la sua brillante carriera e al tenente colonello Roberto Punzo, gravemente ferito in Libano nel 2006; per la Medicina al cardiochirurgo Afksendiyos Kalangos il “medico dei poveri” che ha operato 16mila adolescenti in tutto il mondo, promuovendo la nascita della fondazione benefica “Cuore per tutti”.

Il riconoscimento andrà anche all’archimandrita Apostolos Kavaliotis, che ha compiuto studi su Autismo e Sindrome di Down e promotore di numerose campagne di sensibilizzazione per le quali è stato premiato anche dall’Oms; a Maria Patrizia Mucci, già luogotenente governatore del Kiwanis Abruzzo per le Attività Sociali e di Volontariato; e allo storico Luca Pignataro per le Scienze Storiche, grazie al libro “Il Dodecaneso italiano dal 1912 al 1947”.

Nella categoria “Giovani Studiosi” saranno conferiti dei riconoscimenti a ragazzi italiani e stranieri, giovani eccellenze che hanno raggiunto risultati straordinari nel proprio campo di attività o che hanno proposto studi e teorie innovative nel proprio ambito di studio.

Particolarmente significativo il premio a Danilo Ferrari giovane siciliano affetto da Tetraparesi Spastica. Danilo non parla, non emette suoni, non utilizza le mani, comunica solo attraverso gli occhi eppure riesce a fare cose straordinarie: si è laureato, fa il giornalista e ha scritto un libro (“Il coraggio è una cosa”) da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale, che lui stesso interpreta insieme alla compagnia “Neon Teatro”.

La Fondazione “Giuseppe Sciacca”, che organizza l’omonimo premio, ha promosso poi una rappresentazione speciale dello spettacolo, in programma venerdì 7 novembre alle 21 allo Stadio di Domiziano.

Sempre nella categoria Giovani, il Premio Sciacca sezione Musica andrà ad Amira Willighagen giovanissima soprano olandese che ha incantato il mondo con le sue straordinarie doti canore, esplose con grande fragore mediatico nel corso di un programma televisivo nel suo paese.

Alla 30enne messicana Maritza Aurora Morales Casanova, invece, il Premio Sciacca per la Ricerca e Sviluppo. La donna aveva solo 11 però quando, con alcuni amici, fondò l’associazione Hunab (Humanity United to Nature in Harmony for Beauty, Welfare and Goodness), organismo che educa i giovani alla tutela dell’ambiente. Premiata da National Geographic per le sue ricerche sull’ambiente e per la sua attività di educazione delle nuove generazioni ad uno sviluppo sostenibile, Maritza attualmente dirige il Parco Celiba Pentandra che consente un apprendimento interattivo tra minori e docenti sul cambiamento climatico, la conservazione dell’acqua, l’inquinamento e la protezione delle specie animali in pericolo di estinzione.

Nella sezione Cinema e Teatro verrà premiato Flavio Parenti, attore e regista francese di origine italiana, che ha lavorato con Woody Allen in “To Rome with love” anche se il grande pubblico italiano lo ricorderà soprattutto per la sua partecipazione alla fiction “Un medico in famiglia”. Per lo Sport il Premio Sciacca andrà alla giovanissima russa Anisiia Neborako campionessa di nuoto sincronizzato che ha già collezionato numerosi successi in questa disciplina. L’italiano Andrea Giannotti riceverà invece un riconoscimento per la sezione “Scienze Giuridiche” premiato per la tesi di laurea “La proprietà nella tradizione romanistica e l’istituto del trust: osservazioni e problemi”.

Sono giovanissimi anche i tre ragazzi in carico al Dipartimento di Giustizia Minorile che hanno inviato alla segreteria del Premio Sciacca i propri elaborati o lavori artistici: per un giorno lasceranno gli istituti dove sono in custodia, entreranno in Vaticano, riceveranno un premio con diploma di merito e borsa di studio e saranno applauditi da rappresentanti dello Stato, delle Forze Armate e della Chiesa. Un riconoscimento simbolico a chi prova a rifarsi una vita, nato in virtù di un protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia. Grazie al Premio Sciacca, questi ragazzi, forse per la prima volta, si renderanno conto che la società e le istituzioni non sono nemici contro cui combattere ma alleati nel loro percorso di rinascita.

Numerosi infine i Diplomi di Merito che quest’anno saranno conferiti a: Nino Indaimo, vicepresidente Fitp, Federazione Italiana Tradizioni Popolari; don Marcellino Cassandra, fondatore della Fraternità “Eremo del Pantano”; Matteo Tamburella, promotore del recupero dell’area archeologica dello Stadio di Domiziano; maresciallo Carmine Forcella, sottufficiale dei Carabinieri, autore del libro “Volevo una vita diversa”; Georgios Tsoukalis, economista e poliziotto greco impegnato contro il traffico illegale di opere d’arte.

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ZENIT Staff

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