Cardinale Arinze: l'Eucaristia deve cambiare la vita quotidiana

Sottolinea la dimensione sociale del mistero

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QUÉBEC, lunedì, 23 giugno 2008 (ZENIT.org).- L’Eucaristia è una chiamata all’amore nelle situazioni concrete della vita quotidiana, ha affermato il Cardinale Francis Arinze, prefetto della Congregazione vaticana per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nell’omelia che ha pronunciato sabato durante il 49° Congresso Eucaristico Internazionale, svoltosi a Québec (Canada) dal 15 al 22 giugno.

“L’Eucaristia non è solo un mistero in cui credere e da celebrare, ma anche un mistero da vivere”, ha spiegato. “Al termine della Messa, il diacono, o il sacerdote, ci dice che siamo inviati a vivere il mistero che abbiamo celebrato, meditato e ricevuto”.

“La Santa Eucaristia ci invia a mostrare amore e solidarietà ai fratelli e alle sorelle che sono nel bisogno. […] Siamo anche inviati a consolare quanti soffrono, ad aiutare a liberare le vittime della schiavitù, incluse quelle delle forme di oppressione sessuale, razziale o di altro tipo, a dare speranza ai bambini di strada e ad aiutare i popoli sottosviluppati a raggiungere un livello accettabile di vita umana”.

Il Cardinale Arinze ha aggiunto che l’amore per il prossimo non si limita a questo, ma si estende a quanti soffrono la fame e i bisogni spirituali.

“La gente è affamata della Parola di Dio, del Vangelo liberatore di Gesù Cristo”, ha affermato. “Per questo, l’opera missionaria, la catechesi nelle sue molteplici forme e che porta la gente alla Chiesa e ai sacramenti sono manifestazioni necessarie dell’amore per il prossimo”.

Secondo il porporato, la vita dei santi riflette l’amore per l’Eucaristia trasformato in servizio. Sottolineando che il Congresso di Québec ha celebrato la Giornata per l’Africa, ha portato l’esempio di molti eroi africani, tra cui i beati Cyprian Michael Tansi della Nigeria, Isidore Bakanja del Congo e David Okelo e Gilde Irwa dell’Uganda.

“Questi grandi seguaci di Gesù hanno ottenuto la vita dalla Santa Eucaristia”, ha osservato. “Nella forza della Santa Eucaristia, questi testimoni di Cristo nel mondo hanno camminato per i 40 giorni e le 40 notti del loro pellegrinaggio terreno fino all’incontro con il Signore nella vita eterna”.

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ZENIT Staff

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